lagotto romagnolo

Lagotto Romagnolo cane di taglia media.

Ti sei da poco deciso ad aggiungere un cucciolo alla tua famiglia? Hai sempre desiderato un cane e finalmente sembra arrivato il momento giusto? Hai da poco scoperto il Lagotto Romagnolo e ne hai visti di diverse taglie e misure e questo ti crea dei dubbi se sia il cane adatto al tuo appartamento?

Non hai mai avuto un cane o è passato molto tempo da quando da bambina o bambino convivevi felice con il tuo cane? O semplicemente vorresti aggiungere un Lagotto come compagno di vita?

Un cane di taglia media è l’ideale per vivere in appartamento, in case con piccolo giardino. Un cane di taglia media  ha tutte le caratteristiche per adattarsi a molteplici situazioni.

Nel video alcuni nostri Lagotto; Chicca Ambra e Atena che ci allietano con la loro compagnia in un pic-nic domenicale. E’ sempre una gioia vederli correre all’aperto.

 

Il Lagotto Romagnolo è un cane di taglia Media.

Lo Standard del Lagotto Romagnolo lo dice chiaramente.lagotto romagnolo cane taglia media
Il peso e le misure in altezza lo definiscono precisamente. Eppure quello della stazza del cane Lagotto è uno dei quesiti che maggiormente ci viene posto. Forse è dovuto ad un certo margine che almeno in altezza viene tollerato nello standard. Anche la razza relativamente giovane lascia ancora della varianza sulle caratteristiche morfologiche ed estetiche dei vari soggetti.

Vale la pena di ricordare che il libro genealogico della razza è ancora aperto. Ciò significa che alcuni cani presunti essere Lagotto Romagnolo possono essere riconosciuti come cani appartenenti alla razza. C’è ovviamente un percorso di riconoscimento da seguire, ma lo scopo è chiaro, la volontà di non perdere il patrimonio genetico di questa razza che con tanta fatica è stata recuperata ed infine riconosciuta dalla Federazione Cinologica Internazionale FCI.

Tornando alle misure tipiche del Lagotto Romagnolo seppur con la distinzione sulla lieve varianza delle caratteristiche morfologiche di cui sopra, sia che si tratti di una femmina di 11 Kg o di  una di 14 Kg che di un Maschio di 13 Kg piuttosto che di 16 Kg, il Lagotto Romagnolo è un cane di taglia media.

Nella foto vediamo una nostra cucciola di 5 mesi che vive in una casa con giardino, fa il cane da compagnia, per altro con un coniglio gigante. Appunto la quasi totale scomparsa dell’istinto venatorio del lagotto.

Le razze di cani considerati di taglia media vanno da 8 kg a 25 kg di peso. Sono razze generalmente molto apprezzate per la possibilità di vivere in appartamento, sapersi adattare alla vita delle famiglie con i bambini.

Allo stesso tempo hanno caratteristiche di robustezza e resistenza da non essere delicati ma adatti, e lasciatemi dire appagati, di sostenere sforzi.

Noi che siamo amanti della razza sappiamo bene che oltre a tutto ciò che offre un cane di taglia media, e non è poco, il Lagotto Romagnolo ci mette del suo. Sono argomenti di nostri altri articoli ma il suo carattere, il suo temperamento docile e il suo pelo riccio fanno di lui un eccellenza italiana.

Il Lagotto Romagnolo è un cane di razza di origine Italiana, di taglia media e dalle caratteristiche apprezzate sempre di più nel mondo.

La Displasia  nel Cane

La  Displasia dell’anca (HD) è una patologia a carico dell’articolazione coxo-femorale che colpisce molte razze canine e può avere evoluzione artrosica spesso di grave entità. E’ stata la prima patologia scheletrica ed ereditaria studiata nel cane.

La Displasia del Gomito (ED) E’ una delle più importanti cause di zoppia dell’arto anteriore del cane giovane e anziano

(Tratto dal sito della centrale ufficiale di lettura radiografie Celemasche)

La Displasia nel Lagotto Romagnolo

Il Lagotto Romagnolo passa per essere una razza che non è afflitto da displasia. La realtà è ben diversa!!

Il suo peso leggero ben sopporta gradi leggeri di displasia. E questo è un fatto molto positivo.

La differenza tra sopportare bene la displasia ad essere esente da displasia è tanta, fin troppa!

Per chi alleva, la displasia mette importanti paletti. Rappresenta dei costi, fa scartare alcuni facili accoppiamenti, obbliga a dover togliere dalla riproduzione alcuni cani. Significa confrontarsi con problemi e situazioni.

In alcuni casi anche i veterinari non aiutano. Dove ci sono soldi c’è sempre qualcuno pronto ad approfittare. In tutte le categorie. E anche la displasia per qualcuno può rappresentare solo un business.

Per chi acquista un cucciolo di Lagotto è spesso “il non sapere” che spinge ad acquistare cuccioli privi di controlli. Guardare solo al prezzo può portare a scelte sbagliate. Ancor peggio pagare dei cuccioli come selezionati perchè il Lagotto Romagnolo passa per essere una razza non afflitta da displasia.

La nostra scelta è di avere cucciolate esclusivamente da Lagotto Romagnolo il cui grado di displasia è accertato mediante radiografia su anche e gomiti.

Solo con tali informazioni possiamo determinare i giusti accoppiamenti, pensare a cuccioli sani e perseguire il miglioramento della razza.

La Displasia del Lagotto Romagnolo nelle istituzioni

ENCI non pone limiti ai gradi di displasia entro cui devono stare i riproduttori. Il Limite è sul riconoscimento dei riproduttori selezionati.

Sono riconosciuti come Riproduttori Selezionati solo Lagotto Romagnolo con grado di displasia dell’anca A, B, C.

I Club di Razza, tutti, ciascuno per la relativa razza, si sono autolimitati.

Il Club Italiano Lagotto Romagnolo ammette all’elenco dei Maschi Riproduttori solo Cani con grado di displasia dell’anca A, B, C.

Per la displasia dei gomiti il Club non pone limiti.

Molti allevamenti di Lagotto Romagnolo attenti alla salute dei propri cuccioli verificano il grado di displasia del gomito delle proprie fattrici e stalloni.

Già da queste poche righe si capisce come:

E’ ETICO procedere nella riproduzione e nell’allevamento del Lagotto Romagnolo con cani radiografati il cui grado di  displasia è accertato UFFICIALMENTE.

Sono le centrali di lettura che stabiliscono il grado di displasia e lo riportano sui pedigree. Rilasciano certificati ufficiali come quelli riportati in tutte le schede dei nostri Lagotti Romagnoli. Tutti!

Non esistono cuccioli esenti da Displasia

Nessuno può dare garanzie di esenzione da displasia per i cuccioli.

Essendo la Diplasia poligenica non esistono test genetici a riguardo. Per poter affermare che il patrimonio genetico dei genitori è libero da displasia non devono risultare displasici loro, tutti i fratelli, i nonni e gli zii.

Il patrimonio genetico del Lagotto Romagnolo non è così ampio.

Il pedigree e il radiografare i cani serve anche a questo, a qualificare la parentela per andare nella giusta direzione.

Da Cani con grado di displasia C possono nascere cuccioli con grado di Displasia A e viceversa.

Dipende appunto anche dalla parentela. Non ha alcun senso ignorare questa patologia per chi alleva e neanche per chi acquista un cucciolo di Lagotto Romagnolo.

Accogliere un cucciolo di Lagotto Romagnolo figlio di genitori e casomai nonni testati, sposta le probabilità di avere un cucciolo sano pesantemente dalla nostra parte.

Classificazione della displasia

La F.C.I. Fédération Cynologique Internationale classifica la displasia dell’anca in 5 gradi, la cui definizione medica è descritta in italiano sul sito FSA Fondazione salute Animale:

  • Grado A – Nessun Segno di Displasia
  •  Grado B – Articolazione dell’anca quasi normale
  • Grado C – Leggera displasia dell’anca
  • Grado D – Media Displasia dell’anca
  • Grado E – grave displasia dell’anca

La F.C.I. Fédération Cynologique Internationale classifica la displasia del gomito in 5 gradi.

  • Grado 0 – non si riscontrano alterazioni
  •  Grado BL – (borderline, di transizione): alterazioni articolari minime
  • Grado 1 – presenza di osteofiti di ampiezza < 2 mm, e/o di sclerosi subtrocleare dell’ulna e/o di incongruenza articolare < 2 mm
  • Grado 2 – presenza di osteofiti di ampiezza da 2 a 5 mm
  • Grado 3 – presenza di osteofiti di ampiezza > 5 mm

 

Tutti i colori del Lagotto Romagnolo

Il colore del pelo del Lagotto Romagnolo va dal bianco al marrone passando per l’arancio.

Il colore del mantello può essere: Bianco, Bianco a toppe arancio o a toppe marroni, Arancio, marrone e infine roano marrone.

Il roano marrone è il risultato di un bianco picchiettato di marrone. Può assumere tonalità più o meno intense  quasi da sembrare grigio.

E il nero? Il nero non è ammesso dallo standard di razza.

Il colore del Lagotto Romagnolo da cucciolo

Il colore del Lagotto Romagnolo da Cucciolo non è mai il colore da adulto.

Un cucciolo con il pelo completamente bianco da delle certezze. Salvo che poi crescendo è probabile veder spuntare qualche toppa arancio sugli orecchi o sul mento.

Un cucciolo con il mantello arancio in genere si mantiene tale. Solo qualche  cambio di tonalità è assai probabile.

Il cucciolo con mantello Marrone può mantenerlo. Più spesso si trasforma in un roano anche chiaro tendente al grigio.

La maggioranza dei cuccioli nascono bianchi a toppe marroni.

foto lagotto romagnolo immagini colori

Foto lagotto romagnolo cuccioli roano e bianco a toppe marroni

Se vediamo delle immagini di cucciolate di Lagotto Romagnolo, vedremo che molti cuccioli sono proprio così, bianchi a toppe marroni. Il colore del Lagotto Romagnolo da adulto sarà un roano, la cui intensità dipende anche dal colore dei genitori.

Ciò che ho potuto notare  è che cuccioli che nascono con il naso e palmi dei piedi di colore rosa mantengono il mantello bianco a toppe marroni.

Cuccioli che hanno il naso e palmi dei piedi di colore marrone da adulti sono dei Roani.

I cuccioli nella foto hanno già due mesi e da adulto quello più a sinistra è diventato un Lagotto Romagnolo roano marrone. Il Cucciolo più a destra è invece un cucciolo bianco e marrone a toppe.

Dall’immagine si vede già piuttosto bene come il colore del sottopelo sia già ampiamente picchiettato di marrone su tutto il corpo.

Alla nascita Rusty aveva il naso e palmi dei piedi di colore marrone. Il suo pelo non ancora riccio era invece completamente bianco con delle toppe.

 

E’ importante il colore del cucciolo di Lagotto Romagnolo?

De gustibus non disputandum est, dicevano i nostri antenati. Una locuzione che intende sottolineare come non sia altro che tempo perso discutere sui gusti delle persone.

Il Lagotto Romagnolo da Tartufo in genere è preferito di colore bianco. Sono cani più facili da vedere nel bosco e quindi possono essere meglio individuati e gestiti.

Chi sceglie un cucciolo di Lagotto Romagnolo è spesso influenzato dal colore per effettuare la Scelta del cucciolo anche se il colore del mantello cambierà con il crescere del cucciolo. Abbiamo comunque visto quali sono i possibili cambiamenti.

La nostra certezza è che quando il cucciolo diventa un componente della famiglia si farà apprezzare per altre qualità, carattere e temperamento in primis. E sarà adorato e coccolato come merita. Il colore del mantello da adulto andrà sempre bene perché sarà il colore del nostro Lagotto Romagnolo.

 

Per capire se un Lagotto Romagnolo ha caratteristiche morfologiche e caratteriali tipiche della razza, dobbiamo fare riferimento allo standard ENCI – FCI. Lo Standard 325/bis definisce le caratteristiche del Lagotto Romagnolo. Il Lagotto Romagnolo è un cane di razza italiana riconosciuta a livello internazionale. Era il 10 Mazo 1995 quando fù conferito il riconoscimento da parte della FCI e le relative traduzioni  dello standard in tedesco, spagnolo, francese e inglese.

Lagotto Romagnolo Caratteristiche

Origine: Italia

Utilizzazione: Cane specializzato nella ricerca del tartufo su qualsiasi tipo dì terreno

Classificazione FCI: Gruppo 8 Cani da riporto, cani da cerca e da acqua. Sez 3 cani da acqua

Brevi cenni storici: Antica razza da riporto in acqua presente fin dal XVI secolo nelle valli di Comacchio e nelle lagune ravennati e diffusasi poi, a partire dalla fine del XIX secolo, nelle pianure e nelle colline romagnole con la precisa funzione dì cane da tartufi.

Aspetto generale: Il Lagotto Romagnolo è un cane di mole medio-piccola, di aspetto rustico, fortemente costruito e molto ben proporzionato, con pelo fitto e ricciuto a tessitura lanosa. La conformazione generale è quella di un leggero mesomorfo il cui tronco sta nel quadrato, armonico rispetto al formato (eterometria) e disarmonico rispetto ai profili (alloidismo).

Proporzioni importanti: La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell’altezza al garrese. La lunghezza del muso è inferiore di 2/10 rispetto alla lunghezza del cranio (cioè il muso corrisponde al 44% circa della lunghezza totale della testa). L’altezza del costato è alquanto inferiore al 50% dell’altezza al garrese e può sfiorare il 44% di tale altezza.

Comportamento e carattere: La funzione del Lagotto Romagnolo consiste nella ricerca del tartufo, lavoro che svolge con passione ed efficienza sfruttando la sua innata attitudine alla cerca e l’ottimo olfatto. Avendo cancellato l’istinto venatorio, nel suo lavoro non viene distratto dal selvatico e può considerarsi l’unico vero specialista per la ricerca del tartufo. Sobrio, intelligente, affettuoso, attaccatissimo al padrone e facilmente addestrabile, il Lagotto Romagnolo è anche ottimo cane avvisatore e da compagnia.

TESTA

Moderatamente massiccia e di forma trapezoidale vista dall’alto, ha gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso fra loro lievemente divergenti.

La sua lunghezza raggiunge i 4/10 dell’altezza al garrese. L’indice cefalico va da 50 a 54. La pelle è aderente al tessuti sottostanti, liscia e tesa.

Regione del cranio: Il cranio è largo agli zigomi. La sua lunghezza corrisponde al 56% della lunghezza totale della testa e la larghezza (diametro bizigomatico) è pari alla lunghezza. Visto di fronte si presenta arcuato. Di profilo forma un arco molto aperto che si attenua nella regione occipitale.

Seni frontali ben sviluppati nelle tre dimensioni, arcate sopracciliari marcate, depressione naso-frontale (stop) non troppo accentuata ma evidente, solco medio-frontale pronunciato, cresta occipitale corta e relativamente depressa, fosse sopra-orbitali (fontanelle) leggermente segnate.

REGIONE DEL MUSO

Tartufo: Voluminoso, con narici molto ampie, aperte e mobili. Scanalatura mediana assai pronunciata. In profilo è sulla stessa linea della canna nasale e sporge impercettibilmente sulla faccia anteriore delle labbra

Mascelle: Ben sviluppate. Le branche della mandibola sono piuttosto rettilinee e il corpo mandibolare è forte e relativamente largo. I denti sono bianchi, completi per sviluppo e numero, con impianto degli incisivi a forbice o a tenaglia, tollerata la forbice rovesciata (antiversione degli incisivi inferiori).

Guance: Masseteri piatti.

Occhi: Grandi, rotondeggianti e leggermente affioranti. Il colore dell’iride va dall’ocra al nocciola scuro e al marrone a seconda del mantello. Posti in posizione sub-frontale hanno palpebre aderenti con margini pigmentati nelle diverse tonalità del marrone. Ciglia estremamente sviluppate. Espressione attenta, intelligente e vivace.

Orecchie: Moderatamente grandi in rapporto al volume della testa, con apici lievemente arrotondati. Di forma triangolare con base piuttosto larga, attaccate appena al di sopra dell’arcata zigomatica, portate pendenti in riposo o lievemente rilevate in attenzione. Se stese, raggiungono la canna nasale ad 1/4 della sua lunghezza. Il pelo sulle orecchie tende ad aprire il riccio pur mantenendosi sempre ben mosso. Non esiste porzione d’orecchia con pelo corto. L’interno del padiglione auricolare è ricoperto di peli.

COLLO

Lievemente arcuato superiormente. Assolutamente privo di giogaia. Appena più corto della testa (8,5/10 della lunghezza totale della testa), ha un perimetro che può raggiungere, nei maschi, il doppio della sua lunghezza. forte, muscoloso, asciutto, a sezione ovale, con buon distacco dalla nuca.

TRONCO

E’ fortemente costruito e raccolto (la sua lunghezza coincide con l’altezza al garrese).

Linea superiore: Rettilinea dal garrese verso la groppa.

Garrese: Supera il livello della groppa e pur non essendo troppo stretto è tuttavia abbastanza elevato e prolungato all’indietro.

Dorso: Rettilineo, molto muscoloso. La sua lunghezza corrisponde al 33% circa dell’altezza al garrese.

Lombo: Corto, solidissimo, lievemente convesso in profilo, ben raccordato con dorso e groppa. La sua lunghezza corrisponde ad 1/6 dell’altezza al garrese, mentre la larghezza eguaglia e talora supera leggermente la lunghezza.

Groppa: Lunga (circa il 32% dell’altezza al garrese), larga (in media il 24% dell’altezza al garrese), muscolosa, lievemente inclinata (l’inclinazione del coxale va da 25° a30°). Secondo l’inclinazione del coxale: la groppa è definita: orizzontale da 15° a 25° – inclinata da 25° a 35° – obliqua o avvallata oltre 35°

Costato: Ben sviluppato. Disceso al gomito, il suo perimetro supera di 1/5 l’altezza al garrese, il suo diametro trasverso, che è massimo a metà dell’altezza toracica, sfiora il 31% dell’altezza al garrese, la sua profondità raggiunge il 54% dell’altezza al garrese, la sua altezza tocca il 44% dell’altezza al garrese. Anteriormente presenta un lievissimo accenno di carenatura per poi allargarsi notevolmente all’indietro a partire dalla sesta costa.

Linea inferiore: Il profilo sterno-ventrale evidenzia una regione sternale lunga che, tendente alla linea retta in un primo breve tratto, prosegue poi in un semicerchio a corda molto larga rimontante dolcemente verso l’addome che non è troppo retratto.

CODA

Inserita a mezza altezza, affusolata alla punta, se stesa sfiora il garretto. E’ ricoperta di pelo lanoso e ispido. Portata a scimitarra in riposo, si rialza decisamente in attenzione. In lavoro o quando il cane è eccitato può essere portata anche notevolmente rialzata sulla linea del dorso, mai però incurvata ad anello.

ARTI ANTERIORI

Esame generale: Appiombi regolari sia di profilo sia di fronte. L’altezza degli arti anteriori al gomito rasenta il 56% dell’altezza al garrese.

Spalla: Lunga (raggiunge il 30% dell’altezza al garrese), obliqua (52°/55°), muscolosa, forte, aderente al torace ma libera nei movimenti. L’angolo scapolo-omerale oscilla fra 110° e 115°.

BraccioMuscoloso, di ossatura asciutta, la sua lunghezza corrisponde al 30% dell’altezza al garrese. La sua inclinazione sull’orizzonte varia da 58° a 60°.

Avambraccio: Perfettamente verticale, a sezione ovale, con ossatura compatta. La sua lunghezza corrisponde al 36% dell’altezza al garrese.

Gomiti: Lunghi, prominenti, ben aderenti ma non serrati al costato, coperti di pelle asciutta, devono trovarsi come gli omeri su un piano rigorosamente parallelo a quello sagittale del tronco. La punta del gomito (epifisi olecranica) è situata sulla verticale abbassata dall’angolo caudale della scapola al suolo.

Carpo: Visto di fronte segue la linea verticale dell’avambraccio. E’ asciutto, spesso e mobile. L’osso pisiforme è ben sporgente.

Metacarpo: Di grossezza alquanto inferiore all’avambraccio, è asciutto, elastico, con minimo tessuto cellulare sottocutaneo. Visto di fronte la sua direzione dev’essere sul medesimo piano verticale passante per l’avambraccio, visto di profilo forma un angolo col suolo di75°/80°.

Piede: Piedi anteriori rotondeggianti, compatti e con dita arcuate e raccolte. Unghie forti e ricurve. Buona pigmentazione dei cuscinetti plantari e digitali. Membrana interdigitale molto sviluppata.

ARTI POSTERIORI

Giudizio d’insieme: Appiombi regolari, treno posteriore potente e ben rapportato alla mole del cane.

Coscia: Lunga (fino al 35% dell’altezza al garrese), con muscoli ben evidenziati e nettamente divisi, presenta una lieve convessità posteriore. L’asse del femore, alquanto obliquo dall’alto in basso e dall’indietro in avanti, ha un’inclinazione di 80° sull’orizzontale, l’angolo coxo-femorale è quindi di circa 105/110°. Il piano verticale passante per la coscia, in relazione al piano mediano del corpo, è parallelo.

Gamba: Di poco più lunga della coscia (36% circa dell’altezza al garrese), con buona ossatura e muscolatura, ha la scanalatura gambale ben evidenziata. La sua inclinazione sull’orizzontale va da 50° a 55° con un angolo femoro-rotuleo-tibiale di circa 130/135°. La sua direzione è parallela al piano mediano del corpo.

GarrettoLargo, spesso, asciutto, con salienze ossee ben evidenziate, parallelo rispetto al piano mediano del corpo. L’angolo tibio-metatarsico è di circa 140°.

Metatarso: Asciutto, cilindrico, sempre perpendicolare al suolo.

Piede: Piedi posteriori lievemente più ovaleggianti degli anteriori e con falangi un po’ meno arcuate.

ANDATURA

Passo ordinario. Trotto deciso e brioso. Tratti di galoppo.

PELLE

Ben aderente al corpo in ogni regione, sottile, con tessuto cellulare sottocutaneo scarso. Non deve formare rughe. Il pigmento delle mucose e delle sierose va dal marrone chiaro al marrone scuro o molto scuro, altrettanto dicasi per i cuscinetti carpali, digitali e plantari.

MANTELLO

Pelo a tessitura lanosa, semi-ruvido in superficie, a riccio molto stretto, incurvato ad anello, con evidente sottopelo. Mai intrecciato a formare cordicelle o boccoli.

L’arricciatura dev’essere distribuita omogeneamente su tutto il corpo, tranne che sulla testa dove il riccio tende ad aprirsi. Mustacchi, barba e sopraccigli ben forniti. Anche le guance sono ricoperte di pelo folto. Il pelo di copertura e soprattutto il sottopelo sono idrorepellenti. Poiché il pelo, se non viene tagliato, tende ad infeltrirsi, è necessaria almeno una tosatura completa all’anno, oltre all’eliminazione periodica del pelo e del sottopelo infeltriti.

Colore: Bianco sporco unicolore, bianco a macchie marroni o arancio, roano marrone, marrone unicolore (nelle diverse tonalità), arancio unicolore. In alcuni soggetti è presente la maschera marrone o testa di moro.

ALTEZZA GARRESE

Maschida 43 a 48 cm (ideale 46 cm)

Femmineda 41 a 46 cm (ideale 43 cm)

Tolleranza di 1 cm in più o in meno.

PESO

Maschida 13 a 16 kg

Femmine: da 11 a 14 kg

DIFETTI

Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione di ciascuna regione costituisce difetto che nel giudizio deve essere penalizzato in rapporto alla sua gravità e diffusione.

Difetti eliminatori: Convergenza degli assi cranio-facciali, canna nasale concava, prognatismo accentuato e deturpante, depigmentazione parziale, strabismo bilaterale, pelo non arricciato o tosato a zero, mantello nero o pezzato di nero, presenza di speroni, coda amputata, altezza al garrese superiore o inferiore al limiti prescritti.

Difetti da squalifica: Enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo, depigmentazione totale, occhio gazzuolo.

 

I test genetici Lagotto Romagnolo

I test genetici Lagotto consentono di verificare l’ereditarietà di alcune patologie. Le patologie per le quali è stato individuato il gene responsabile. I cuccioli figli di genitori testati non saranno affetti da tali patologie.

.Con il processo di selezione o recupero della razza si sono fissate le patologie. Con l’esame del DNA dei genitori è possibile capire l’impatto sulla cucciolata delle patologie più comuni.

L’esame del DNA si effetua con un prelievo di sangue.

Il risultato dell’esame del DNA può dare tre possibili esiti in relazione ad ogni singola patologia.

  • ESENTE entrambi gli Alleli del gene responsabile della malattia sono sani. Gene omozigote sano.
  • PORTATORE i due Alleli del gene responsabile della malattia sono diversi. Gene eterozigote portatore.
  • AFFETTO entrambi gli Alleli del gene responsabile della malattia sono recessivi. Gene omozigote recessivo.

Un cane portatore di una determinata patologia è un cane sano relativamente a quella stessa patologia.

Cioè non avrà sintomi e manifestazioni. Quando accoppiato con un altro Lagotto Romagnolo portatore il problema è tangibile sulla sua prole .

Per chi accoppia Lagotto Romagnolo non testati l’incognita è proprio questa. I due Lagotto Romagnoli candidati all’accoppiamento non manifestano la patologia che sarà presente nella loro cucciolata.

Possiamo sapere se un cane è portatore o esente solo tramite i test genetici.

Perché facciamo i test genetici?

La genetica ci mette a disposizione uno strumento per procedere con sicurezza nella direzione della salute dei cuccioli.

Abbiamo importanti certezze sulla salute del cucciolo.

Per la sua nota dote naturale di cercatore di tartufo, il Lagotto Romagnolo  è una razza sottoposta a cucciolate fatte con poco o addirittura senza criterio.

Sono principalmente privati o tartufai che animati da interesse o presunto amore del proprio Lagotto Romagnolo si lanciano in questa avventura.

Far procreare i propri Lagotto Romagnolo è un bellissimo viaggio da fare senza spiriti avventurieri.

L’informazioni che danno i test genetici non è una cosa in più ma una garanzia di Salute per i  cuccioli.

Le patologie di Razza e i test genetici del Lagotto Romagnolo non sono uno spauracchio. Basta andare sui siti di Allevamenti per vedere che sono molti i cani sani portatori di una o altra patologia.

Immagino che la stessa incidenza vi sia anche nei privati che fanno cucciolate senza questa informazione.

La vera questione in cui i test genetici sono determinanti è come scegliere l’accoppiamento. Possiamo avere la certezza sulla salute dei cuccioli relativamente a quella patologia.

I test genetici e le Patologie ereditarie del Lagotto Romagnolo.

  • JE Epilessia Giovanile: Si manifesta nell’arco della vita del cane con episodi che vanno dall’agitazione alla paralisi.
  • LSD Lagotto Storage Disease: La malattia inizia tra i 4 mesi e i 4 anni. Il movimento risulta completamente scoordinato. La malattia colpisce anche il carattere. Il Lagotto sviluppa aggressività progressiva e da statistiche risultano portatori l’11% dei Lagotto.
  • Furnishing: La patologia si presenta con una mutazione del mantello. Non ha ripercussioni caratteriali o di salute. Un Lagotto Romagnolo affetto da Furnishing esce dallo Standard del Lagotto Romagnolo e non può partecipare ad esposizione.

Il costo dei test genetici e il lavoro di selezione ricadono sul prezzo del cucciolo. Spesso chi decide di prendere un cucciolo di Lagotto Romagnolo non conosce questi aspetti. In particolare se si tratte del primo cane da compagnia.

Una volta fornite le informazioni presenti in questo articolo, tutti apprezzano il poter avere un cucciolo di Lagotto Romagnolo figlio di genitori testati.

Il Veterinario di Fiducia

La scelta del Veterinario che seguirà il cucciolo è una scelta importante. Il fatto che sia vicino casa è un valido criterio di scelta. Gestire celermente eventuali emergenze talvolta può salvare la vita al proprio cane. Certo non è l’unico criterio. Un ambulatorio che offre servizio H24 da sicuramente ulteriori vantaggi, ma non dovrà essere una fabbrica. La competenza e l’esperienza sono invece elemento imprescindibile.

Il Veterinario di fiducia insieme all’allevatore possono risolvere inutili patemi d’animo o viceversa aiutare a non sottovalutare problemi seri.

Per noi è importante che il Veterinario di Fiducia sappia riconoscere la serietà e la completezza di informazioni che forniamo insieme al cucciolo e sappia trasmettere tranquillità a chi non ha mai avuto un cane.

Purtroppo però riscontriamo che non è sempre così. Capiamo certo che il numero delle cucciolate scriteriate soprattutto in razze di cani molto richiesti sia elevato e pertanto inducano alcuni veterinari a partire prevenuti.

Noi ci siamo! Noi ei nostri Veterinari referenti a dare informazioni che si rendessero necessarie.

In altri articoli abbiamo esposto come sia importante la scelta dell’allevamento. Altrettanto importante è la scelta del Veterinario di Fiducia.

Un Medico esperto e competente, abituato a lavorare con Cuccioli di Razza e che casomai conosca il Lagotto Romagnolo.

I nostri Veterinari referenti dell’allevamento

Per un allevamento la figura del veterinario è di primaria importanza. Solo il veterinario può fornirti indicazioni su come affrontare le varie situazioni che abbiamo in allevamento. La nostra fortuna è che una veterinaria l’abbiamo in famiglia. Quando fa visita a noi è automaticamente in allevamento.

Le possibilità di confronto e il numero di informazioni che possiamo avere sono così molto elevate.

Non per questo è stata una scelta obbligata. Per un veterinario seguire un allevamento seppur piccolo è assai faticoso. Noi abbiamo insistito perché Camilla e Laura fossero i nostri riferimenti.

Oltre Camilla e Laura ci avvaliamo di altri veterinari, ortopedici di fiducia e cliniche per urgenze notturne.

Medici esperti nel lavorare con allevamenti che spesso ci danno preziose informazioni. Ci guidano e supportano in tutte le questioni relative a problemi articolari, displasie e sulle certificazioni ufficiali dei nostri cani. Talvolta si occupano dei nostri cuccioli anche quando non sono più qui con noi.

La Dott.sa Cammelli e la Dott.sa Corti seguono i nostri cani sempre e in particolar modo le femmine in gravidanza e i cuccioli nei primi due mesi di vita.

Sono pertanto disponibili anche per il Veterinario di fiducia della famiglia  con informazioni utili relative al nostro piccolo Lagotto Romagnolo.

Ecco i loro riferimenti:

Ambulatorio veterinario Borgo San Lorenzo (FI) Medico Veterinario C. Cammelli e Medico Veterinario L. Corti

Ospedale Veterinario I Portoni Rossi via Roma, 57/a – 40069 Zola Predosa (BO) T: 051 755233

lagotto cane da compagnia famiglia e bambini

Il Lagotto Romagnolo ha un temperamento mite, un carattere equilibrato ed è collegato al proprio padrone. Fedele e amoroso, è un cane da compagnia ideale per la famiglia e adatto ai bambini. La foto del Lagotto e del Bambino in copertina è del nostro “Valle dei Medici Heros” in casa Yago con il nostro nipotino Ettore e gentilmente concessa dalla sua famiglia.

Il Lagotto fin da cucciolo adora giocare. Per l’addestramento viene sfruttata questa sua indole. Potrà compiere i più impegnativi comandi di obbedience senza alcuna fatica.

Alle sue origine il Lagotto Romagnolo era un eccellente cane da riporto. Questa sua caratteristica è ancora oggi ben viva, potremo stare ore a lanciargli un oggetto e farcelo riportare.

La sua intelligenza, il temperamento mite e privo di aggressività, rendono il Lagotto un cane assai apprezzato dalle famiglie.

Il Lagotto Romagnolo non è un cane impegnativo. Sa stare al suo posto fin quando non si decide che è arrivato il suo momento, a patto che comunque arrivi.

Il Lagotto Romagnolo è definito un cane da lavoro. In realtà è un cane che sa compiacere il proprio padrone per questo lo troviamo in manifestazioni di agility, obedience. Qualunque sia il lavoro per il Lagotto Romagnolo  è un gioco.

Particolarmente indicato per i bambini e di recente consigliato per pet-terapy.

Dalle dimensioni contenute è adatto per vivere in casa, non è un cane abbaione. La sua diffusione in Italia ma anche all’estero, sta avendo una crescita esponenziale, merito delle sue sempre più apprezzate qualità come cane da Compagnia.

Il Lagotto Romagnolo non cambia pelo. Il suo pelo fitto e riccioluto non si perde per casa. Il suo mantello ha una crescita costante che richiede un paio di toelettature all’anno. Anche per questa caratteristica è un cane sempre più cercato anche da chi vive in appartamento.

Personalmente mi è capitato di vedere un lagotto stile rasta. Nonostante attirasse l’attenzione di tutti i passanti, diciamo che non è proprio il massimo.

Al Lagotto Romagnolo non piace affatto essere rimproverato. Diventa permaloso, e quando capita che dobbiamo sgridarlo, non dobbiamo mai esagerare. Lui capisce alla prima e se insistiamo si offende la sua fine intelligenza.

Con queste qualità, i padroni dai modi bruschi e scattosi non riescono ad avere alcun rapporto con il Lagotto Romagnolo. Spesso con nessun cane, ma con il Lagotto sono proprio incompatibili.

Il Lagotto Romagnolo è dotato di enorme pazienza ed intelligenza. Qualità delle quali ha piena coscienza e per questo sa aspettare il momento del gioco o delle coccole.

Può stare per ore a fissarti instancabilmente con occhi languidi, e quando chiamato per due carezze o per giocare o per una passeggiata, in pochi istante diventa attivissimo, scodinzola e manifesta tutta la sua contentezza.

Ideale per i bambini perché possono diventare compagni di giochi inseparabili.

Acuto al punto da capire dal tuo abbigliamento cosa sta per accadere…uscita, e vai!!!