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Giochi per il cucciolo: scegliere quello più adatto per il Cucciolo di Lagotto Romagnolo

Tutti i futuri proprietari dei nostri cuccioli si presentano al giorno dell’affido con alcuni giochi. Abbiamo modo di vedere molti giochi per cuccioli e potremo fare una graduatoria di quelli maggiormente scelti.

Non sempre però il gioco per il cucciolo scelto è quello più idoneo ad un cucciolo di Lagotto Romagnolo.

In commercio sono disponibili molti giochi per cuccioli: palline da tennis, corde in cotone, palline con corda da lancio, pupazzetti morbidi, l’osso e non ultimo il Kong.

Talvolta è l’inesperienza nel saper individuare quello più idoneo. Altre volte il desiderio di dare il meglio per il proprio cucciolo. Risultato si riempie la casa di balocchi.

Mettere a disposizione troppi giocattoli al cucciolo può determinare una totale indifferenza. Meglio pochi ma buoni.

Quali sono i migliori giochi per cuccioli di Lagotto Romagnolo?

Quando pensiamo ad un gioco per cucciolo dobbiamo tener conto della razza e quindi della dimensione del cane. Il Lagotto in particolare presenta importanti mutamenti della chiusura della bocca che non devono essere ulteriormente modificati dal tipo di gioco messo a disposizione. Ad esempio giocare con il cucciolo al tiro alla fune è fortemente da evitare. Lo stesso gioco può essere viceversa utile e stimolante per cani di altre razze.

Un gioco adatto ad un cucciolo, nello specifico della razza Lagotto Romagnolo dovrà essere:

  • Interessante per riuscire a svagare il cucciolo in nostra assenza e contemporaneamente da utilizzare in momenti di addestramento ed educazione.
  • Resistente per non rappresentare un pericolo per la salute qualora fosse ingerito in piccoli pezzi.
  • Morbido per aiutare il cucciolo nel periodo del cambio dei denti ad alleviare il fastidio alle gengive. Allo stesso tempo tale da non compromettere la corretta crescita dei denti e la relativa chiusura.

Molto dipende anche dalle abitudini di ogni singolo cucciolo e da come viene utilizzato il giocattolo. Ci sono dei giochi che più facilmente si prestano ad essere mal impiegati e diventare un problema o un pericolo.

L’osso è ad esempio troppo duro. Può compromettere la chiusura della bocca di un Lagotto che nel periodo del cambio denti per natura si sposta molto.

La corda in cotone spesso è fatta in mille pezzetti e sfilacciata.  Frammenti che ritroviamo nelle feci del cucciolo e possono provocare gastriti. Può risultare anche lei mezzo di deformazioni al morso.

La pallina da tennis o oggetto analogo è spesso un gioco attraente per il cucciolo. Ha tutte le caratteristiche per essere divertente. Difficile da afferrare e piacevole da guidare con le zampe. Può essere impiegata come oggetto educativo e non ha controindicazioni per la salute. Infatti non viene afferrata in bocca.

Il Kong è fatto di cauciù, della consistenza ideale. Pensato appositamente per essere afferrato è indistruttibile.  Se riempito di crocchette o umido può diventare stimolante intellettivamente per il cucciolo. Una volta che diventerà l’oggetto del desiderio del cucciolo può sostituire completamente la pallina da tennis. Ah già dimenticavo. Inizialmente i cuccioli di Lagotto sembrano ignorare completamente il Kong. Non so perchè ma è così!

Il nostro consiglio è quello di mettere un kong sempre a disposizione ed affiancarlo con la pallina da tennis. Quando il Kong verrà considerato particolarmente interessante avremo in un unico oggetto tutto quello che cerchiamo per far giocare il lagottino.

Il Gioco per il Cucciolo, educare divertendosi

Il gioco per il cucciolo è un momento importante. Fondamentale per la sua crescita e per l’educazione. I cuccioli di Lagotto non hanno ancora compiuto un mese di vita e cercano spontaneamente di giocare. Per noi è uno spasso quando la cucciolata inizia la sua socializzazione con noi e con i fratelli tramite il gioco.

Il tipo di gioco e le modalità con cui i giochi avvengono dipendono molto dalle capacità locomotorie della cucciolata in quel momento. Quando i nostri cuccioli arrivano nelle loro famiglie hanno raggiunto un completo controllo dei movimenti e sono ben felici di giocare con i loro nuovi compagni.

Il momento del gioco è perfetto per insegnare, educare e correggere alcuni comportamenti.

La Mamma stessa cerca di giocare con i propri cuccioli quando è finito il periodo dell’allattamento. Ha recuperato sufficienti energie mentali per godersi le proprie creature.

Con il gioco riusciremo a creare un legame unico con il proprio Cane!

 

I Bisogni del cucciolo: la prima sfida nell’educazione

Per chi vive in appartamento quella di insegnare al proprio cucciolo dove sporcare diventa una questione fondamentale. Alla lunga oserei dire di sopravvivenza.

Anche chi possiede un giardino o una terrazza deve comunque darsi da fare per far riconoscere la zona adibita a tale scopo.

Un cucciolo dai 2 ai 4 mesi non ha il controllo e non riuscirà a trattenere i bisogni.

Ci vuole pazienza e perseveranza. Non dovremo sottrarci dal mostrare il nostro disappunto quando il cucciolo lascia la pipì in casa, ma niente più.

In particolare con un Lagotto Romagnolo rimproveri eccessivi per una cosa che il cucciolo neanche capisce, rischiano di intimidirlo e segnare il suo carattere.

Sto pensando a vecchie usanze, spero ormai superate, quali mettere il naso del cucciolo nella pipì o mortificarlo eccessivamente con giornalate.

Con il crescere l’autonomia del cucciolo aumenterà.

Tra i due e i tre mesi ogni circa due ore avrà bisogno di effettuare il suo bisognino liquido. Dovremo organizzarci in tal senso.

I momenti più probabili in cui il cucciolo avrà necessità di effettuare i suoi bisogni sono:

dopo i pasti

poco dopo un sonnellino

dopo aver bevuto

Essere regolari nell’alimentazione e nel portarlo fuori poco dopo, aiuterà il cucciolo a fare la cosa giusta.

Gratificare il cucciolo lo aiuterà a capire ben presto il comportamento giusto. Individuare fin dall’inizio i momenti giusti, accorcerà di molto il percorso educativo.

Quando puliamo in casa è importante non farsi vedere. Non deve diventare assolutamente un gioco.

Dovremo igienizzare con prodotti che eliminino gli odori, viceversa il cucciolo tornerà li a fare i suoi bisogni.

I Kennel

Ai proprietari dei nostri cuccioli che vivono in appartamento, privi di spazi esterni suggerisco di confinare le zone di permanenza del cucciolo.

L’idea di utilizzare dei kennel o trasportini di dimensioni appropriate spesso non piace. L’utilizzo di recinti per cucciolida risultati sorprendenti. Sono spesso estremamente positivi i riscontri delle famiglie che hanno provato.

Ovvio, non deve essere mai utilizzato come luogo dove estinguere una punizione.

Presto diventa un luogo protetto, con i propri giochi, un tappetino e dove si prendono premi quando spontaneamente vi si entra.

Il cucciolo generalmente non sporca l’ambiente dove riposa. Limitare gli spazi a disposizione per il cucciolo, sopratutto quando siamo in altre faccende affaccendati, consente di individuare facilmente il momento in cui arrivano delle necessità.

Presto si crea un rapporto di comprensione reciproca utile anche in futuro.

Superato il momento iniziale, il kennel per il cucciolo diventa un luogo dove sentirsi sicuri e riposare serenamente.

La traversina

L’impiego di traversine non è affatto educativo per insegnare al cucciolo a fare i bisogni fuori.

Evidente! se allestiamo in casa un luogo dove fare i bisogni, come possiamo pretendere che il cucciolo chieda di uscire!

L’impiego delle traversine ha un senso solo nel periodo che porta al primo richiamo dei vaccini.

Una soluzione temporanea poiché dovremo limitare il contatto con altri cani di cui non sappiamo lo stato delle vaccinazioni. Solo per questo motivo, e se non abbiamo alternative, potremo avere la necessità di traversine.

In tutti gli altri casi, la traversina è diseducativa. Può rappresentare una comodità nell’immediato, ma una tortura per il futuro.

Se abbiamo utilizzato le traversine il percorso si allunga. Cominceremo a portare la traversina verso la porta. Gradualmente la faremo uscire fino a farla sparire.

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Viaggiare con il proprio cane. A spasso con il Lagotto

Il primo viaggio del Lagotto è certamente quello del cucciolo che lascia il nostro allevamento. In seguito sicuramente capiterà di pianificare una vacanza con il cane. La scelta del mezzo di trasporto è certamente legata alla destinazione da raggiungere. L’età del cane o un viaggio all’estero richiedono documentazioni e certificati di salute specifici per le diverse situazioni. Proviamo a vederne alcune.

Viaggiare con il proprio cane: Documentazione

  • Passaporto: Si fa presso l’ASL ( Azienda Sanitaria Locale) dove si trova anche l’anagrafe canina. Dovremo avere con noi il Lagotto Romagnolo per la lettura del microchip e dovremo pagare un importo che può variare da regione a regione. Requisito per ottenere il passaporto è semplicemente che il cane sia dotato di microchip.
  • libretto vaccinazioni: E’ il libretto che consegnamo il giorno dell’affido del cucciolo è che viene regolarmente aggiornato dal veterinario ogni volta che facciamo il richiamo vaccini.
  • antirabbica: E’ una vaccinazione NON OBBLIGATORIA in Italia. L’Italia infatti non è un paese a rischio. Si può fare solo dopo che il cucciolo ha compiuto i tre mesi di età.
  • certificato di buona salute: E’ un certificato rilasciato dal veterinario che dopo una visita generica appunto sullo stato di salute del cucciolo rilascia certificazione.
  • Contatto con selvatico: E’ una autodichiarazione fatta dal proprietario del cucciolo. Quando il cucciolo non ha compiuto ancora le 12 settimane necessarie per vaccinazione antirabbica.

Viaggiare con il Lagotto Romagnolo da cucciolo e da adulto: Automobile, areo, nave, treno

  • In Auto: Il primo viaggio, quello del cucciolo che lascia il nostro allevamento generalmente avviene su una coperta e sulle gambe di un bambino della famiglia che accoglie il cucciolo. Anche viaggi piuttosto lunghi sono ben tollerati dai piccoli Lagotti. Passate le prime curve il cucciolo generalmente trascorre il tempo dormendo. Un po lo stress, un po la nuova situazione, meglio farci una dormita sopra. Successivamente il viaggio andrà fatto in estrema sicurezza utilizzando cinture di sicurezza come quella del Lagotto nella foto o con idonei trasportini. Alcuni Lagotti si trovano immediatamente a suo agio con la macchina, altri impiegano un po di tempo per accettarla. In questi casi è importante fare associazioni positive all’andare in macchina: qualche premio o una meta per andare a fare una bella passeggiata.
  • In Aereo: Quella di utilizzare l’aereo come mezzo di trasporto è una soluzione da valutare quando proprio non ne possiamo fare a meno. Fino a quando il Lagotto è cucciolo e il suo peso lo consente può essere accompagnato con noi in cabina. In fin dei conti non è neanche troppo male visto che il trasferimento in macchina sarebbe effettivamente assai lungo. Le compagnie aeree hanno ciascuna le sue regole. In generale sono richiesti i tre mesi di età e il peso complessivo non deve superare gli 8 Kg. Il cucciolo deve essere in regola con le vaccinazioni certificate dal libretto sanitario. Deve essere utilizzato un trasportino idoneo ATA, e possedere un biglietto per il cucciolo. Il certificato di buona salute può semplificare i controlli anche quando non esplicitamente richiesto. Quando la destinazione è all’estero le cose si complicano un po come vedremo successivamente.
  • In Nave: Alcune compagnie mettono a disposizione una cabina idonea a viaggiare con il proprio cane. Sono richiesti i tre mesi di età, essere in regola con le vaccinazioni e talvolta il certificato di buona salute. Anche in questo caso se ci stiamo dirigendo all’estero dovremo tener conto di quelle che sono le norme del paese di arrivo.
  • In Treno: Il viaggio in treno è generalmente comodo e ben accettato dal cucciolo. Comodo e facilmente gestibile anche con un Cane Lagotto Adulto. Non vi sono particolari controlli sulle certificazioni del cane per salire a bordo. Riporto il link delle ferrovie dello stato per le informazioni di dettaglio per il trasporto degli animali domestici.

Viaggiare con il Lagotto Romagnolo: In Italia, nella comunità europea, fuori dall’UE

Per viaggiare in Italia sarà sufficiente rispettare le regole sopra descritte. E’ necessario informarsi con la compagnia di riferimento se viaggiamo in nave o in aereo.

Nella comunità Europea i cuccioli fino a 12 settimane possono circolare senza vaccinazione antirabbica. Certamente non in nave o in aereo poichè tutte le compagnie richiedono i tre mesi di età del cucciolo. Dopo le 12 settimane i cuccioli devono essere vaccinati anche per la rabbia da almeno 21 giorni. In altre parole i cuccioli tra la 12ma e la 15ma non possono uscire dall’Italia. Per il cane adulto sarà sufficiente il richiamo annuale per la rabbia o da 21 giorni se è la prima volta.

Sarà dunque necessario il passaporto, Libretto vaccinazioni in regola

Per entrare in Svizzera un cucciolo sotto le 12 settimane dovrà avere anche la dichiarazione di non aver avuto contatti con selvatico e certificato di buona salute redatto da Veterinario.

Per viaggiare fuori dalla Comunità Europea verosimilmente parliamo di aereo o nave, in ogni caso dovremo aspettare certamente almeno le 15 settimane per la questione Rabbia precedentemente illustrata. A questo punto dovremo accertarci presso l’ambasciata del paese di destinazione delle eventuali certificazioni necessarie. Talvolta vengono richiesti esami del sangue o controlli specifici o vaccinazioni per patologie tipiche del paese di destinazione. Una metà abbastanza frequente sono gli USA, ed essere in regola con la documentazione diventa fondamentale per evitare l’isolamento in quarantena per il nostro cane per la mancata corretta certificazione.

Ci sono agenzie specializzate nel trasporto di animali domestici che per viaggi  importanti possono essere di valido aiuto. BLISSPET o IPATA

Una vacanza in Camper con il proprio animale domestico è un esperienza positiva e con molti benefici, i documenti dovranno certamente essere in regola, ma finita la parte burocratica….. il Lagotto Romagnolo è un eccellente compagno di viaggio.

Stress nel Cane

Stavo aspettando dal veterinario per effettuare ecografia alla mia Lagotta. La solita ansia quando vado a fare ecografia per conferma gravidanza. Per ingannare l’attesa e per pensare ad altro, prendo una rivista ed inizio a sfogliare. Ah ecco un articolo interessante sullo stress dei cani. Vediamo se ci sono cose nuove che non sappiamo.

Affidare i nostri cuccioli di Lagotto a famiglie che spesso sono al primo cane rappresenta una forte incognita per noi. Generalmente va tutto bene ma inevitabilmente vengono commessi errori dovuti all’inesperienza.

Riconoscere lo stress del cane, cosa lo può provocare e come gestirlo è certamente un argomento a noi caro.

E’ difficile pensare al cane come un essere sottoposto a stress. Anche noi facciamo la stessa fatica nel pensare che le famiglie che prendono i nostri cuccioli possano essere fonte di stress per il Lagotto.

La loro vita è generalmente agiata, ricoperti di coccole e attenzioni, eppure i cani sono sottoposti a stress. Talvolta momentanei di breve durata altre volte assumono forme croniche.

Leggo nell’articolo che la ricerca ha dimostrato il collegamento tra cervello ed intestino e come un ormone sia responsabile di disturbi gastrointestinali e di diaree.

Una conferma che per esperienza diretta e parlando con veterinari avevamo dato per assodata…. meglio così!

Le Cause dello stress nel cane

Una semplice carrellata di quelle che possono essere le fonti di stress per il nostro cane, o come nel nostro caso del cucciolo.

  • Le novità in genere, per il Lagotto Romagnolo la novità e quasi sempre vissuta con diffidenza. La modifica della situazione abitativa, cambiamenti del nucleo familiare, cambiamenti degli orari e della routine
  • Assenza di valvole di sfogo quali passeggiate, giochi all’aperto, conduzione e corse.
  • Ansia da separazione.
  • Rumori forti quali tuoni o fuochi d’artificio.
  • Invasione dello spazio personale come interruzione del riposo, abbracci e baci non graditi, costrizione fisica.

I metodi di punizione coercitiva sono una forte fonte di stress che prende ispirazione dai rumori forti e dall’invasione degli spazi personali. Non è tuttavia inutile dire che non vanno utilizzati.

Come riconoscere lo stress nel Cane: i segnali

La capacità di sopportare situazioni stressanti è soggettiva.

I segnali di stress di seguito indicati possono anche dipendere da altre cause.

Sono segnali di disagio che possono derivare da malesseri non solamente dovuti allo stress.

Il buon senso e la conoscenza delle abitudini del nostro Lagotto dovrebbero farci distinguere se parliamo di stress o altro.

  • Sbadigliamento e tendenza a leccarsi il naso con frequenza come per gli uomini il cane si sta annoiando.
  • Coda bassa e fra le gambe, orecchie tirate indietro o postura accovacciata in genere la situazione di disagio incute qualche timore.
  • Calo di appetito o diaree. In situazioni nuove quale l’arrivo nella nuova famiglia è piuttosto frequente. Importante è sapere il motivo e aiutare il Cucciolo o il cane a superare brillantemente questo momento. Se lo stato si prolunga oltre qualche giorno conviene consultare un veterinario.
  • Affanno, tremore e aumento della vocalizzazione. Se si tratta solo di stress siamo arrivati al fondo scala, il cane è psicologicamente debole e fortemente a disagio. E’ assai probabile che vi siano cause concorrenti ad aver creato un quadro così triste. Indispensabile consultare un veterinario per capire oltre a come gestire meglio il Cane Lagotto non vi siano anche altre problematiche o patologie.

Come gestire lo stress di un Lagotto Romagnolo

Le strategie di gestione dello stress di un Cane sono simili anche per altre razze. Conoscendo la razza e sapendo che l’aggressività come il tentativo di continue fughe non fa parte degli istinti atavici del Lagotto Romagnolo, ci concentreremo su ciò che è più pertinente nel nostro caso.

  • Garantire la sicurezza del Lagotto e dei membri della famiglia. Sopratutto nel periodo iniziale dall’arrivo del cucciolo, avere un luogo sicuro e confortevole che possa in determinati momenti porre il Cucciolo al riparo anche dalle eccessive attenzioni dei bambini assicura una crescita equilibrata e serena.
  • Evitare richiami eccessivi( è ovviamente soggettivo del Cane) in momenti di stress o depressione.
  • Attività fisica. Come per gli umani l’attività fisica aiuta a liberare la mente e fornisce una sensazione di piacere fisico.
  • Eliminare ove possibile le fonti di stress, anche i temporali o i fuochi di artificio possono avere un minor impatto se vissuti a fianco dei propri familiari.
  • Esposizione graduale alle fonti di stress. Sto pensando ad esempio al viaggio in auto con il proprio cane. Per alcuni Cani è del tutto naturale, per altri spesso sono una forte fonte di stress. Questo generalmente si supera facendo viaggi corti e in contatto fisico con i componenti della famiglia. Pian piano generalmente il problema viene superato. Se alla fine del viaggio c’è anche da divertirsi il cane associerà ben presto la girata in auto ad un momento piacevole.

Lagotto Romagnolo Cucciolo: Pettorina o Collare ?

La maggioranza dei cuccioli di Lagotto Romagnolo che escono dal nostro allevamento vanno a fare il cane da compagnia. Affidiamo cuccioli che vanno anche a tartufi ma solo a famiglie che prima li considerano cani da compagnia, cani di famiglia.

Il risultato è che il cento per cento dei nostri cuccioli vanno a famiglie che hanno molto a cuore i nostri cuccioli e sono attente ad ogni particolare per dare al proprio amico il meglio possibile.

Ecco allora che quando ci si prepara all’arrivo del cucciolo a casa tra il materiale da acquista dobbiamo scegliere:

prendiamo un collare o la pettorina?

Le dotazioni che troviamo in vendita sono moltissime. Guinzaglio allungabile, guinzaglio con collare, pettorine di ogni forma e prezzo. Infine il guinzaglio che si indossa direttamente senza bisogno di collare, non a strozzo ovviamente.

Quando dobbiamo scegliere l’attrezzatura per il proprio cane è fondamentale fare considerazioni di salute, del carattere della razza e anche dell’età del cane.

  • Per il cucciolo di Lagotto Romagnolo possiamo iniziare con un guinzaglio allungabile per abituare il cucciolo a questa nuova esperienza.
  • Successivamente quando sarà normale camminare al nostro fianco potremo utilizzare i guinzagli senza collare.

Secondo noi i guinzagli senza collare sono da preferire per praticità,  igiene e sicurezza.

Il collare oltre ad essere fastidioso e alla lunga poco igienico, potrebbe anche rappresentare un pericolo qualora il cucciolo o il cane rimanesse agganciato.

Nonostante il Lagotto Romagnolo sia un cane leggero tra le patologie della razza vi è anche la displasia.

Non dovremo utilizzare le pettorine almeno fino a quando non sarà completato lo sviluppo osseo del cane. Dieci mesi circa.

E’ ormai noto che un cane che indossa una pettorina quando tira al guinzaglio ha delle forti sollecitazioni alle anche. In un cucciolo con uno sviluppo scheletrico da completare ciò è dannoso.

La pettorina è un indumento attraente, molti la scelgono anche per il cucciolo di Lagotto Romagnolo.

Un cucciolo di Lagotto Romagnolo per indole, carattere e temperamento, imparerà rapidamente ad andare a guinzaglio senza tirare. Le sollecitazioni negative che la pettorina induce non saranno molte, in ogni caso è meglio evitare.

Investiamo tempo sull’educazione.  Perchè dovremo scegliere la pettorina? Credo sia l’idea chè il cucciolo si senta più libero a passeggio con noi. E’ però proprio la pettorina a creare i maggiori danni in un cucciolo quando per qualunque ragione si mette a tirare.

Lagotto Romagnolo Cucciolone o adulto: Pettorina o Collare ?

Quando parliamo di un cucciolone o di un adulto, la pettorina potrebbe essere utilizzata. A sviluppo scheletrico completato e con un cane educato non ci sono particolari controindicazioni.

Dovremo stare attenti che le cinghie non creino per attrito irritazioni al cane. Le ascelle sono le zone maggiormente a rischio.

La pettorina dovrà vestire perfettamente ed essere regolabile con la crescita del cucciolone per non creare irritazioni cutanee. Esistono un infinità di pettorine diverse per qualità dei materiali e modelli.

Molto consigliata anche da addestratori cinofili è la pettorina svedese.

Il guinzaglio senza collare si indossa dalla testa e viene fermato alla giusta distanza per non stringere il collo.

Vi sono vari sistemi di blocco per regolare il guinaglio senza che stringa al collo del cane e contemporaneamente non si sfili.

Sono n vendita in qualsiasi pet-shop di ogni forma e colore e con sistemi di fissaggio più o meno pratici.

Non vediamo controindicazioni al collare.

Dalle foto che ci mandano i proprietari dei nostri cuccioli, constatiamo tuttavia, quanto sia attraente il fascino della pettorina.

In funzione del carattere del cucciolone e della nostra capacità di gestire le uscite al guinzaglio, possiamo anche ritenere l’impiego della pettorina la miglior soluzione.

Temo tuttavia che spesso chi fa tale scelta non sia completamente informato. Casomai è convinto di fare anche una cosa giusta o si lascia trasportare dalla moda o dall’idea non del tutto fondata di rendere più spensierata la scampagnata.

Importante è sapere i limiti e i rischi in cui incorriamo scegliendo la pettorina.

Solo così potremo bilanciare il senso di maggior libertà che da la pettorina con i danni una pettorina di vecchia concezione e scarsa qualità può causare al cucciolo.

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Quanto tempo un Lagotto può sopportare la nostra assenza?

Il desiderio di avere un Lagotto Romagnolo, un  cucciolo che presto diventerà un cane da compagnia ci mette spesso di fronte a questo quesito.

Il mio cane potrà sopportare alcune ore di solitudine?

La compagnia dell’uomo per ogni cane di qualunque razza sia da cucciolo che da adulto è indispensabile.

Un cane lasciato da solo troppo a lungo accumula ansia.

Un Lagotto Romagnolo mostra la sua insoddisfazione con la distruzione di oggetti, il raspare in giardino o sul divano. Un espressione triste e insoddisfatta o un eccitazione eccessiva alla nostra vista lo porterà ben presto ad essere un cane disubbidiente e maleducato.

Gli impegni lavorativi spesso ci tengono fuori casa durante la settimana e il tempo da dedicare al nostro amico peloso può non essere sufficiente.

Si tratta di trovare un equilibrio tra il poterci dedicare al nostro cane solo il fine settimana (assolutamente insufficiente) e il poterci stare insieme solo una parte della giornata.

E’ impossibile abituare un cane da compagnia e nello specifico un Lagotto  a vivere senza la sua famiglia per una intera giornata e questo per cinque giorni a settimana.

E’ possibile insegnare al proprio Lagotto a trascorrere una parte della giornata senza la sua famiglia.

I primi giorni insieme al Cucciolo pensando alla quotidianità

Alcune famiglie riescono ad organizzare per tempo il giorno dell‘arrivo del cucciolo. Riescono a prendere un venerdi e/o un lunedì  di ferie per seguire maggiormente i primi giorni del cucciolo nella nuova casa.

Già dai primi giorni di ambientamento, si può avviare il cucciolo a passare serenamente alcune ore della giornata da solo. Potremo simulare pur essendo presenti la nostra assenza.

Proporremo periodi della giornata senza di noi, periodo sempre più lunghi fino ad arrivare esattamente a quella che sarà la giornata tipo.

Alcuni piccoli consigli sul nostro comportamento fin dall’arrivo del cucciolo:

  • Placare il nostro entusiasmo e quello dei bambini è sempre buona cosa.
  • Lasciare che sia il cucciolo a cercarvi per farsi fare delle coccole. Questo è un esercizio che usualmente facciamo qui da noi con la nuova famiglia prima dell’affido e di iniziare il viaggio.
  • Quando il cucciolo avrà bisogno di riposare è l’occasione per allontanarsi e per farlo abituare a non avere nessuno vicino. E’ importante che fin dai primissimi giorni il cucciolo stia anche da solo.
  • Al nostro arrivo faremo attenzione a non eccitarlo più di quanto già non lo sia, solo per averci visto. Il salutarlo non sarà  il primo gesto e ci avvicineremo a lui quando avremo la sensazione che si sia rilassato. In realtà sarebbe buona norma comportarsi così anche con un cane adulto. lo aiuta nell’autocontrollo.

Preparare il cucciolo alla nostra assenza

Lasceremo il cucciolo solo nella sua “tana” per qualche minuto. Aumenteremo gradualmente il tempo di solitudine anche quando siamo presenti.

Avremo modo di valutare il suo comportamento e di aumentare o diminuire il tempo di solitudine in base alla sua reazione.

Anche quando capiamo che abbiamo preteso troppo dal nostro piccolo staremo attenti a controllare le nostre emozioni. Eviteremo di correre da lui e coccolarlo perchè ci sembra di avergli fatto un torto. Non lo abbiamo fatto!

Non dovrà passare il messaggio: “lamentati che io corro da te!” Di nuovo, ci faremo vedere o sentire ma dedicandoci per alcuni secondi ad altre cose. Solo dopo lo porteremo con noi. E lì coccole a più non posso!

Cosa fare prima di lasciare il Lagotto cucciolo, cucciolone o adulto per alcune ore da solo:

Se una parte del periodo di tempo in cui non ci siamo, il cane Lagotto,  lo passa a dormire, sicuramente sarà tranquillo. Astuto no! ahah E allora:

Giocare o una passeggiata o un lauto pasto lo aiuteranno ad appisolarsi e scaricare energie in esubero.

Al suo risveglio troverà il suo gioco da mordicchiare.

Lasciare la radio accesa può essere un valido stratagemma. Suoni o rumori familiari che lo fanno sentire a suo agio e dunque sereno.

Domani arriva il cucciolo. Il nostro primo cane.

Il giorno dell’arrivo del cucciolo è prossimo, è il primo cane di famiglia e qualche dubbio su cosa servirà nei giorni successivi ci assale. Facciamo un breve ripasso:

  • L’alimentazione  da cuccioli, della stessa marca e sapore utilizzato presso l’allevamento. Il Puppy kit che viene consegnato insieme al cucciolo contiene già il mangiare per alcuni giorni. Le crocchette da noi utilizzate sono facilmente reperibili presso i pet-shop. Un Sacco grande assicura anche un buon risparmio.
  • Gli antiparassitari  Quando il cucciolo arriva in primavera, in estate e in autunno saranno ben presto necessari. I nostri cuccioli sono affidati con i trattamenti eseguiti, ma ben presto andranno ripetuti. Munirsi di antiparassitari.
  • Un gioco per sfogare lo stress dei primi giorni adatto a non interferire con il processo di dentizione.
  • Individuare il veterinario di fiducia se è il nostro primo cane ma anche se è il nostro primo Lagotto è meglio informarsi per tempo a chi affideremo la salute del nostro amato Lagottino ed avvisarlo del suo prossimo arrivo. Per facilitare il compito sia del Veterinario di Fiducia e del futuro proprietario riportiamo sempre nel Libretto sanitario del cucciolo tutti i trattamenti, le vaccinazioni sostenute, le prossime scadenze e l’esito della visita fatta dal nostro Veterinario di riferimento.
  • Individuare gli spazi da mettere a disposizione del cucciolo. Possibilmente in modo certo. Ripensamenti dovuti alla angusta gestione dei bisogni nelle prime settimane sono da evitare.
  • Creare la sua tana. Il suo rifugio sicuro e tranquillo dotato di ciotola per acqua e tre volte al giorno la ciotola delle crocchette. In metallo.
  • Il guinzaglio. Anche se aspetteremo alcuni giorni per cominciare questa nuova esperienza, conviene averlo. Talvolta già durante il viaggio si possono presentare situazione dove occorre mantenere il cucciolo in sicurezza. Vedi una sosta in autogrill.

Il viaggio è sempre uno spasso e finalmente il Cucciolo è a casa.

Durante il viaggio il cucciolo si addormenta tra le braccia e le coccole del suo accompagnatore. E il risveglio è una completa novità.

Una sorpresa a cui abituarsi lentamente.

  • Lasciategli l’iniziativa. Diamogli il tempo di conoscere l’ambiente. Un inizio timoroso e poi il cucciolo inizierà la sua perlustrazione. Assai probabile che vi chiederà, a modo suo, di essere rassicurato con qualche coccola, ma lasciamo che sia lui a cercarci.
  • Blocchiamo i nostri entusiasmi. Se possibile tratteniamoci un  attimo e rallentiamo quando presenti i bambini. Non è facile ma è bene non assalire il cucciolo che si sta impegnando a superare il momento. Ben presto suopererà il disagio iniziale e capirà che da voi riceve solo affetto!ziale.
  • Passano i giorni, una piccola peste che si infila dappertutto? Non è sempre così ma sta per iniziare il vostro momento. Educare il cucciolo alle regole della casa. Con le maniere garbate che un Lagotto richiede al suo proprietario. Gli faremo capire ciò che si può fare e ciò che non è permesso.
  • Abituiamolo a stare da solo.  Se nella quotidianità il cucciolo dovrà passare una parte della giornata da solo è importante educarlo fin dall’inizio. A tale proposito per chi abita in appartamento, il kennel  spesso sono la tana perfetta. Aiuta a fargli comprendere che i bisogni si fanno fuori. Qualche crocchetta e qualche giocattolo e il cucciolo vi entrerà da solo. Senza problemi vi si addormenterà e farà una serena permanenza anche quando non siamo presenti.
  • Passati i primi giorni potremo iniziare con le prime passeggiate al guinzaglio.
  • Iscriversi ad una puppy class. La socializzazione del cane gli da una marcia in più da adulti. Attenzione al rispetto del protocollo vaccinale sapendo che frequentare insieme a voi altri cuccioli e fare esperienze vi aiuterà ad avere un rapporto speciale.

Prima di introdurre il guinzaglio capiamo il carattere del Cucciolo di Lagotto Romagnolo

Il Lagotto Romagnolo ha un carattere diffidente rispetto alle novità. In ogni situazione nuova tende a volersi fare prima una sua idea. Vuole capire cosa sta succedendo.

Per il proprietario è importante capire i segnali che manda il proprio cucciolo ogni qual volta inizia una nuova esperienza. In particolare quella del guinzaglio.

L’obiettivo del proprietario del cucciolo è far percepire il guinzaglio come un esperienza dai risvolti estremamente positivi.

Il trauma psicologico che può provocare l’indossare il collare e successivamente il guinzaglio deve essere ridotto al minimo. Sarà così più facile far apprezzare i premi che il cucciolo riceverà durante la passeggiata e la passeggiata stessa.

Le pettorine sono in generale sconsigliate. Una volta superato lo scoglio della partenza, la pettorina rende il cucciolo più difficile da gestire. Sia con il collare, sia con le pettorine non giocheremo mai a chi tira più forte con il nostro cucciolo.

La pettorina viene scelta poichè nell’immaginario collettivo è ancora radicato il concetto di un cucciolo che tira da una parte e noi dall’altra. E’ esattamente cosa non dovremo fare mai.

Per questi motivi la pettorina è diseducativa per il nostro Lagotto Romagnolo, e dannosa per il suo fisico.

Per il Lagotto Romagnolo lo scoglio da superare sarà quasi certamente la partenza.

Ci sono cuccioli che come gli metti il guinzaglio partono e ti seguono. Altri, la maggioranza, vivono il momento con un po di paura e stanno fermi o addirittura indietreggiano.

Primi passi al guinzaglio con il  cucciolo di Lagotto Romagnolo

Il collare andrà introdotto un po alla volta. Abitueremo il cucciolo di Lagottto a indossare il collare . A farselo togliere e rimettere. Brevi esercizi dove premieremo il proprio cucciolo ogni volta che ben si fa mettere e togliere il collare. Ancora un modo per migliorare il rapporto con il nostro cucciolo.

Se il nostro cucciolo ha già un buon rapporto con noi la faccenda diventa assai più semplice.

Un volta agganciato il guinzaglio al collare ci inginocchiamo per metterci al livello del cucciolo.  Carezzandolo e premiandolo con qualche bocconcino sfizioso, chiamandolo e incoraggiandolo riusciremo a fargli fare i primi passi.

Se il nostro buon senso ci dice che per il momento è troppo presto , riproveremo più tardi.

Dopo qualche seduta saremo in grado di fare la nostra prima breve passeggiata.

Il carattere di ogni singolo cucciolo fa la differenza. I Tempi, le attenzioni necessarie dipendono fortemente da come abbiamo preparato questo evento, e tanto dal carattere del cucciolo.

Nelle primissime passeggiate lasciamo che il nostro cucciolo si diverta. Saremo noi a seguire lui.

Utilizzare un guinzaglio allungabile potrà aiutare il cucciolo a godersi la novità spaziando con maggiore indipendenza, ma sempre in sicurezza.

Una volta che l’andare al guinzaglio sarà una cosa divertente, anzi ambita. La tentazione di scorrazzare dietro a odori nuovi sarà incontrollabile.

E’ giunto il momento di lavorare sull’educazione.

Educhiamo il cucciolo a non tirare al guinzaglio

Le azioni da compiere durante la  passeggiata sono solo tre:

  1. Richiamare il nostro cucciolo non appena inizia a tirare.
  2. Fermarci fino ad essere nuovamente al centro della sua attenzione.
  3. Incoraggiare e premiare il cucciolo con crocchette o bocconcini sfiziosi ogni volta che fa la cosa giusta.

L’azione da non compiere durante la passeggiata è una sola:

  1. Non tirare il cucciolo per il guinzaglio per alcuna ragione!

Incoraggiamo il nostro cucciolo ogni volta che fa la cosa giusta dicendogli “bravo”. Con il tempo, la pazienza e un po di costanza, presto diventerà un piacere essere a passeggio con il proprio Lagotto Romagnolo.

Le “dog activity bag” sono delle borsette per portare i premi, crocchette o altri bocconcini e si agganciano comodamente alla cintura. Sono un accessorio fondamentale da avere sempre con noi durante una paseggiata. Utilissime ogni qual volta vogliamo educare il nostro Lagotto Romagnolo introducendo qualche nuovo comando.

Le passeggiate al guinzaglio sono un momento magico per rafforzare il rapporto con il proprio Lagotto Romagnolo.

Quando il cane passeggia con il suo proprietario dovrebbe solo star bene con lui. Con il tempo e dedizione ci si riesce.

Inserimento del cucciolo nella nuova casa: la sua famiglia

L’inserimento del cucciolo nella nuova famiglia richiede molta pazienza ed attenzioni. Sicuramente ci siamo preparati all’arrivo del piccolo Lagotto sia con l’oggettistica sia mentalmente a leggere i comportamenti del cucciolo.

Gli eccessi sono quasi sempre da evitare, sopratutto con un cucciolo di Lagotto Romagnolo. Il buon senso ci deve guidare per non essere troppo apprensivi o disinvolti.

Piccoli e semplici accorgimenti spesso semplificano e rendono tutto più facile.

Il tono della voce basso, come i movimenti cauti evitando rumori improvvisi aiutano il cucciolo a fare il primo passo verso di noi. Cose di buon senso che sopratutto se in famiglia ci sono bambini diventa difficile da controllare.

Ogni cucciolata ha le sue caratteristiche. Ci sono cucciolate di Lagotto in cui i cuccioli sono dei veri e propri cuor di Leone. Coraggiosi e quasi spavaldi fin dal primo momento. Questi sono cuccioli che difficilmente hanno problemi di inserimento. Anche se il carattere riservato del Lagotto tende viceversa a cuccioli che prendono confidenza un po alla volta. Atteggiamento più frequente e tipico del Lagotto Romagnolo.

Più spesso le cucciolate sono miste. Cuccioli tipici della razza che pian piano entrano nelle situazioni ed altri che viceversa sono caratterialmente più forti e vivaci.

E’ solo una questione di tempo e tutti saranno cuccioli fantastici!

I più fifoni avranno bisogno di un po più di tempo per togliersi lo stress dell’inserimento. I cuccioli più sbarazzini presto saranno pronti per essere educati a contenere la propria esuberanza. Sono caratteristiche naturali del cucciolo, il carattere individuale a cui con pazienza dovremo adattarci per aiutare il cucciolo in una corretta crescita.

Tempi di inserimento del cucciolo di Lagotto

Quando affidiamo i nostri cuccioli siamo certi che sono pronti per l’inserimento. Leggere i segnali del cucciolo aiuta a capire se il cucciolo è completamente inserito.

Pretendere che questo avvenga in poche ore o giorni è assai improbabile. Talvolta capita, ma non è la norma per un cucciolo di Lagotto.

Spesso i veterinari asseriscono che un cucciolo nella prima settimana di inserimento non è valutabile. Questo lascia pensare che indipendentemente  dalla razza del cane tale tempo deve essere lasciato al cucciolo. Non dobbiamo pretendere troppo nei primi giorni. Girate al guinzaglio o bagnetti o mille situazioni nuove tutte insieme.

I cuccioli di Lagotto Romagnolo dopo una settimana iniziano a dare Gas.

Vedremo cuccioli estremamente estroversi che si sono subito ambientati e da moderati inizieranno ad essere un po pestiferi. Altri partiti più lentamente mostreranno di essere completamente a suo agio.

Dopo una settimana inizieremo ad interagire più direttamente con il nostro cane e scoprire ogni giorni nuovi aspetti meravigliosi del suo carattere.

Segnali da stress di inserimento del cucciolo: Alimentazione e Diaree

Forse siamo presuntuosi nel pensarlo ma ci lavoriamo per dire che i nostri cuccioli non manifestano il loro stress con forti stati di depressioni.

Abituati fin dai primi giorni di vita a bambini e alla casa. Sempre circondati da persone ed altri cani, le situazioni che gli si possono presentare il giorno dell’inserimento non sono qualcosa di totalmente ignoto al punto da scoraggiarli profondamente.

I cuccioli di Lagotto, proprio perchè è il carattere tipico della razza che li fa essere così, può manifestare il proprio disagio con inappetenza o diarea.

Segnali non preoccupanti che comunque devono essere seguiti e in qualche giorno superati.

E’ fondamentale che il cuccioli continui la sua crescita. Assolutamente il cucciolo deve continuare ad alimentarsi.

Ricorreremo a delle scatolette di umido, cibo per cuccioli. Tali scatolette sono sempre gradite al cucciolo e mescolate con le sue solite crocchette lo aiuteranno a mangiare, crescere e rimanere in forza. Quando pian piano il senso disagio andrà a sparire anche il cibo umido farà lo stesso.

Mangiare con regolarità sia nelle porzioni sia nei tempi aiuta anche la digestione.

Spariranno presto anche le eventuali diaree manifestatesi a causa dello stress. Capita, non spessissimo, ma capita anche questo.

Importante è non sottovalutare ma al contempo dare la giusta dimensione.

Nei primi giorni di inserimento disturbi gastrointerinali e perdita di appetito sono frequenti con i cuccioli di lagotto. Sapere  aiuta a rimanere sereni e al contempo impegnati a dare regolarità.

Lagotto e bambini

Il Lagotto Romagnolo è il cane adatto ai bambini

Quando si decide di adottare un cane e in famiglia abbiamo dei bambini si cerca un cane con determinate caratteristiche. Sopratutto quando è la prima esperienza.

Il Lagotto Romagnolo è un cane adatto ai bambini.

Vi sono razze più o meno impegnative la cui convivenza con i bambini è sempre possibile. Il temperamento, la reattività e la mansuetudine sono caratteristiche che hanno reso alcuni cani particolarmente indicati alla fortunata vita insieme ad un bambino.

Adottare un Lagotto Romagnolo quando in casa vi è un bambino rimane comunque un impegno. Con il Lagotto, rispetto ad alcune altre razze,  dovremo preoccuparci meno di cosa il cane potrebbe fare al bambino e maggiormente di cosa il bambino potrebbe fare al cucciolo di Lagotto. Per indole il Lagotto non riesce proprio a dare un morso, neppure sotto tortura.

Dopo aver adottato un cucciolo di Lagotto Romagnolo dovremo comunque educare il proprio figlio a relazionarsi nel modo corretto con il cane.

Un bambino che cresce con un cucciolo è senza ombra di dubbio un bambino fortunato.

Caratteristiche del cane adatto ai bambini

Tutti i cani possono felicemente vivere con i bambini. Quello che cambia è il livello di attenzione da avere durante la loro convivenza. Un cane è pur sempre un animale e il suo modo di comunicare avviene attraverso gesti che devono essere correttamente interpretati.

Vi sono razze di cani dalla taglia enorme che sono tuttavia noti per la loro pazienza e cani di taglia piccola noti per il loro temperamento focoso.

La taglia non è un elemento su cui scegliere un cane per i bambini. La taglia può essere fondamentale per altre valutazioni o diventare un elemento aggiuntivo.

Molte famiglie con bambini ci chiamano credendo di aver trovato nel cane romagnolo il cane adatto alla convivenza con il bambino e alla vita familiare.

Talvolta è il pelo riccio che incuriosisce e avvicina a questa razza canina. Eh già! Il Lagotto Romagnolo non perde pelo.

E’ un cane ipoallergenico e di taglia contenuta. Ed ecco che da una banale curiosità si va ad approfondire chi è realmente il Lagotto Romagnolo.

A questo punto si scopre che ha un temperamento tranquillo, è un cane intelligente e mansueto.

Un cane dal temperamento tranquillo in casa ma all’aperto adora giocare e camminare.

Un cane adatto ai bambini è un cane equilibrato e correttamente socializzato fin dalle prime settimane di vita.

Per il Lagotto Romagnolo è poco influente il sesso.

Oserei dire che è veramente secondario se sia maschio o femmina. E’ proprio il carattere del Lagotto che di fronte a situazioni eccessivamente stressanti lo fa diventare chiuso e non aggressivo e a rendere la differenza tra i sessi priva di significato.

Il Lagotto Romagnolo viene consigliato alle famiglie con bambini dai veterinari che tante razze hanno modo di conoscere. Dagli stessi proprietari di Lagotto che sono ormai diventati compagni inseparabili.

Educare il bambino a stare con il Lagotto

L’adozione di un Lagotto quando in famiglia ci sono bambini richiede qualche attenzione per assicurarci da adulto un cane equilibrato e privo di timori e paure. Il nostro impegno è massimo per affidare cuccioli estremamente sereni e divertenti.

La prima settimana di convivenza con la nuova famiglia è un grosso trauma per il cucciolo, e nonostante l’impegno della famiglia richiede un breve periodo di ambientazione prima che il cucciolo si senta a suo agio ed inizi a dare il meglio di se.

Si raccomanda sempre di non lasciare il cane da solo con i bambini. Per il Lagotto Romagnolo i timori sono per il cucciolo di cane piuttosto che per il bambino. Non ci siamo bevuti il cervello!

Un Lagotto non farà mai del male ad un bambino. Almeno per quello che riguarda i nostri cuccioli. Quelli che abbiamo modo di vedere ed affidiamo. D’altro canto sappiamo che il Lagotto impiega un po di tempo a prendere confidenza in ogni situazione nuova. Impara alla svelta, ma l’entusiasmo di un cucciolo d’uomo può intimorirlo e portarlo a fuggire proprio dalla personcina a cui avevamo pensando decidendo di adottare un cucciolo.

Dovremo essere presenti e controllare come il bambino si relaziona con il cucciolo. Quello è il miglior momento per educare il bambino a gestire e relazionarsi con il cucciolo. Presto diventeranno amici inseparabili!