Salute

La salute del cane Lagotto Romagnolo. Dalla genesi, pensare accoppiamenti solo tra riproduttori certificati come sani.  La ricerca di cuccioli sani cresciuti con le cure e le attenzioni necessarie al loro corretto sviluppo. Alimentazione e certificati di salute. I pericoli per il cane fino all’igiene dei cuccioli e dei Lagotto Romagnolo adulti.

I Vaccini Cane e la Socializzazione vanno a braccetto

I vaccini cane iniziano presso il nostro Allevamento e continuano a casa delle nuove famiglie. I tempi del protocollo vaccinale è una delle prime domande che ci viene rivolta dalle famiglie che decidono di accogliere un nostro cucciolo di Lagotto Romagnolo.

La profilassi non è una sola. Sotto indicazioni della nostra veterinaria noi seguiamo la profilassi raccomandata dalla WSAVA, Associazione mondiale veterinaria per animali di piccola taglia, detto in inglese suona meglio.

La profilassi vaccinale prevede:

  • Primo Vaccino effettuato in allevamento intorno ai 65-70 giorni
  • Primo Richiamo dopo 3-4 settimane
  • Secondo Richiamo dopo 3-4 settimane dal primo Richiamo
  • Richiamo Annuale

La prima vaccinazione la effettuiamo intorno ai 70 giorni.

I cuccioli in Toscana, per legge regionale, possono essere ceduti solo dopo 60 giorni. Più o meno adesso è così in quasi tutte le regioni. Per una corretta socializzazione è per noi importante tenere i cuccioli in allevamento, vicino alla Mamma, una decina di giorni in più.

Capita di dover resistere alle pressioni delle nuove famiglie dei cuccioli che vorrebbero quanto prima il loro cucciolo di Lagotto Romagnolo.

Vaccinare i cuccioli prima dei 60 giorni per noi è impossibile. Dovremo cambiare Veterinario.

Sicuramente esistono protocolli che prevedano di anticipare i vaccini. Puchè non sia l’esiganza di cedere i cuccioli o le pressioni dei proprietari. Di fatto noi, sia per concludere la socializzazione, sia per seguire le indicazioni WSAVA, rispettiamo il protocollo.

I Vaccini Cane e Salute

Una futura Mamma dovrebbe essere vaccinata ancor prima che vada in calore. In tal caso, durante la gestazione e l’allattamento gli anticorpi vengono forniti ai propri cuccioli .

Questo è il motivo principale per cui non dovremo mai anticipare il primo vaccino. Rischiamo un effetto di sbiancamento che va ad annullare gli anticorpi forniti dalla Mamma.

Prima dei vaccini si sverminano i cuccioli e si fa il test delle feci per assicurarci l’assenza di vermi. Devono essere evitati periodi di stress, quali il lasciare il nostro allevamento nei successivi 4-5 giorni dalla vaccinazione. Stiamo cercando di vaccinare il cucciolo quando il suo sistema immunitario è efficiente.

Una volta che il Cucciolo avrà lasciato il nostro allevamento, avrà già effettuato il primo vaccino.

Il nuovo proprietario dovrà fare il primo richiamo rispettando le tempistiche sopra indicate. Tali informazioni vengono riportate sul libretto sanitario che viene consegnato insieme al cucciolo.

Come comportarci dopo il 1° richiamo del vaccino

Una volta effettuato il primo richiamo,  il Cucciolo potrà frequentare liberamente altri cani.

Potremo portarlo con noi, ovunque e senza alcun patema d’animo.

Rimangono da evitare quelle situazioni che potrebbero abbassare le difese immunitarie.

Far nuotare il nostro Cucciolo di Lagotto in Mare o in Laghi o in fiumi, come fargli dei bagnetti completi di igiene senza asciugarlo accuratamente, può essere ancora pericoloso per il rispetto del protocollo vaccinale. Tosse o raffreddore potrebbero abbassare le difese immunitarie e dovremmo saltare l’ultimo richiamo.

La profilassi sarebbe da ripetere dall’inizio. Conviene non mollare!!

Vermi intestinali nel Cucciolo

Passate poche settimane dalla nascita della cucciolata dobbiamo inevitabilmente confrontarci con il problema delle sverminazioni. Il latte materno è il mezzo con cui i cuccioli vengono infestati da ascaridi o coccidi o tenie. La Mamma è stata regolarmente trattata ma questo non è sufficiente.

Tutti i cuccioli solo per il fatto di allattarsi risulteranno ben presto infestati.

Per una sana crescita già dalla seconda settimana di vita sia i cuccioli che la fattrice seguiranno una profilassi di sverminazione .

Nelle prime settimane è la mamma che si occupa totalmente dell’igiene dei cuccioli, così facendo entra inevitabilmente nel ciclo di riproduzione di tali parassiti.

Le prime tre settimane di vita dei cuccioli sono assai impegnative per la Mamma. I cuccioli ogni due ore necessitano di essere allattati e tutte le sostanze nutrienti vengono dalla Mamma. E’ un periodo assai stressante. Poco riposo e tante energie per crescere la prole.

Non c’è spazio per parassiti e vermi intestinali!

La sverminazione dei cuccioli e della Madre è fondamentale per allevare cuccioli sani e forti. Sono trattamenti che vengono ripetuti durante tutto il periodo di permanenza in allevamento dei piccoli Lagotti.

La valutazione della consistenza delle feci, la crescita giornaliera del peso sono i primi indicatori del lavoro che stiamo portando avanti.

Con l’avvicinarsi del momento delle prime vaccinazioni diventa indispensabile  l’esame delle feci.

I vaccini puppy come i vaccini polivalenti si basano sulla risposta immunitaria. Un cucciolo sano e forte che non spreca difese per combattere inutili parassiti avrà maggiori possibilità di risposta al vaccino.

Vaccinare cuccioli con vermi intestinali è teoricamente inutile. Quindi da non fare in pratica.

Questo è il principale motivo per cui si deve porre particolare attenzione alle sverminazioni e a vaccinare solo dopo un esame di laboratorio delle feci.

Un cucciolo vaccinato che non è riuscito a creare gli anticorpi sarà comunque vulnerabile.

Parassiti intestinali Lagotto Romagnolo

Una volta che il cucciolo lascia l’allevamento avrà effettuato il primo vaccino e avrà seguito una profilassi contro i vermi e parassiti intestinali.

Ormai da alcune settimane i cuccioli non si allattano più. Tuttavia, sia il cucciolo come il cane adulto potranno ancora essere infettati da vermi intestinali.

Il veicolo con cui i parassiti entrano nell’intestino del cane sono le feci di altri cani o animali selvatici.

E’ ancora la consistenza delle feci a farci capire che è necessario un esame delle feci.

Si potrà cosi individuare l’eventuale trattamento e il farmaco più idoneo. Con un campione delle feci il veterinario può determinare quale tipo di microscopico organismo sia presente.

Diarree e presenza di muco nelle feci ci devono mettere in allerta. La perdita di peso ingiustificata o il vomito diventano quasi una certezza.

Il momento in cui il Lagotto viene a contatto con i parassiti non è sempre così evidente. Un cane che non ha ingerito feci infettate può comunque essersi sporcato le zampe camminando. Sono le azioni successive, il grattarsi o il pulire il pelo riccio che porta alla bocca e all’ingerire……..

Talvolta nel Lagotto adulto la presenza di vermi intestinali è asintomatica.

Recentemente ci siamo dotati di una macchina per produrre acqua ozonizzata. Abbiamo notato grossi benefici in termini di igienizzazione e sterilizzazione degli ambienti.

Alcuni giorni prima del richiamo annuale dei vaccini si dovrebbe sempre portare un campione delle feci al proprio veterinario. Eviteremo di vaccinare inutilmente il cane.

La Giardia

La giardia è un protozoo che vive nell’acqua. Il cane può essere infettato non soltanto tramite le feci di altri animali, ma anche bevendo in pozze o dal contatto con urine infette.

Una volta diagnosticata la giardia, la cura si basa su uno sverminante entielmintico dato per un periodo più lungo.

La parte più fastidiosa è riuscire ad evitare che il cane ritorni a contatto con il parassita.

Sarà necessario:

  • igienizzare l’ambiente dove vive il proprio Lagotto utilizzando prodotti a base di candeggina.
  • Evitare di frequentare ambienti contaminati dove probabilmente il cane ha contratto la giardia per la prima volta. Le aree frequentate da molti cani ad esempio possono rappresentare un rischio.

Purtroppo il parassita della giardia ha un ciclo di vita piuttosto lungo, e questo richiede particolari attenzioni per debellarlo.

La Giardia può colpire anche l’uomo. Il trattamento della Giardia per il cane è a base di compresse di Panacur ripetuto per più giorni.

pericoli cane lagotto romagnolo forasacchi

I forasacchi sono la tortura di primavera-estate, in campagna come in città

I forasacchi sono quelle spighette che vediamo spuntare tra i fili d’erba più lunghi. Sono una vera angoscia nel periodo che va dalla primavera all’estate.

Li troviamo ovunque, in campagna nei prati e nei boschi, ai bordi delle strade come ai giardini o nelle aiuole in città. Crescono dove non viene tagliata bene l’erba, tra le reti o vicino ai marciapiedi.

Fino a che sono verdi i forasacchi non rappresentano un pericolo.

Il problema inizia con il caldo intenso. Quando seccano e diventano rigidi.

I forasacchi si dividono come un mostro a mille teste. Come provi a distruggere una di queste spighe, si moltiplica in altre spighette più piccole. Tutte con la stessa caratteristica.

Hanno una forma affusolata come una lancia e con dei dentini duri e resistenti si attaccano al pelo del cane. Hanno una dimensione che va da 1 a 3 centimetri.

E’ la loro forma e i dentini che consente al forasacco di avanzare. Molto pericolosi e frequenti sono i forasacchi che entrano nel padiglione auricolare. Anche tra le dita delle zampe si annidano facilmente riuscendo a entrare in profondita molto rapidamente.

Con il movimento del cane proseguono in avanti fino a forare la carne.

Quando Camilla, la nostra veterinaria me lo diceva non ci volevo credere. Non è frequente, ma capita che i forasacchi riescono a penetrare fino al fegato, ai polmoni, avanzano inesorabilmente.

Tutti i cani sono a rischio con i forasacchi, il cane Lagotto Romagnolo con il suo pelo riccio e lanoso sembra una vera calamita per i forasacchi.

Le zone più frequentemente colpite sono gli orecchi, fra le dita delle zampe, sotto le ascelle e in generale dove si formano delle risacche.

Il naso è una zona a rischio frequente per molti cani. Con i miei Lagotto non è mai capitato che inalassero un forasacco, scongiuri di rito!

Per quanto riguarda gli orecchi è facile rendersi conto quando il cane ha raccolto un forasacco. Comincia a scuotere la testa o cammina tenendola girata da una parte.

Noi ci siamo dotati di un otoscopio gima e delle pinze apposite da veterinario per poter togliere i forasacchi dall’orecchio non appena ce ne accorgiamo. Senza questi strumenti non è possibile rimuovere le spighe dall’orecchio del nostro cane. Se il cane è abituato a farsi maneggiare e sta fermo quando proviamo ad intervenire abbiamo molte possibilità di successo, anche senza sedativi. Viceversa dovremo ricorrere all’aiuto del nostro veterinario.

La presenza di forasacchi fra le dita delle zampe o anche in altre regioni del corpo, viene segnalata dal cane leccandosi o grattandosi ripetutamente.

Purtroppo mi è capitato di non accorgermi subito della presenza di un forasacco entrato tra le dita di un zampa del mio Lagotto. E’ sorprendente come la spiga penetri rapidamente in profondità.

Il cane si lecca ripetutamente e tenterà anche con i denti di togliersi la spiga. Da questi comportamenti ci accorgiamo che qualcosa non và. La spiga andrà rimossa e il foro disinfettato.

Mantenendo il mantello del Lagotto molto corto, i forasacchi che si attaccheranno al pelo non più riccio per la tosatura saranno molti meno. Sarà più facile individuare corpi estranei  e rimuoverli.

Non appena conclusa la passeggiata è buona usanza controllare la presenza dei forasacchi sul proprio amico a 4 zampe.

L’unica difesa che abbiamo per i forasacchi è stargli alla larga. Controllare la presenza sul mantello del nostro lagotto appena rientrati da una passeggiata potenzialmente pericolosa.

La Displasia  nel Cane

La  Displasia dell’anca (HD) è una patologia a carico dell’articolazione coxo-femorale che colpisce molte razze canine e può avere evoluzione artrosica spesso di grave entità. E’ stata la prima patologia scheletrica ed ereditaria studiata nel cane.

La Displasia del Gomito (ED) E’ una delle più importanti cause di zoppia dell’arto anteriore del cane giovane e anziano

(Tratto dal sito della centrale ufficiale di lettura radiografie Celemasche)

La Displasia nel Lagotto Romagnolo

Il Lagotto Romagnolo passa per essere una razza che non è afflitto da displasia. La realtà è ben diversa!!

Il suo peso leggero ben sopporta gradi leggeri di displasia. E questo è un fatto molto positivo.

La differenza tra sopportare bene la displasia ad essere esente da displasia è tanta, fin troppa!

Per chi alleva, la displasia mette importanti paletti. Rappresenta dei costi, fa scartare alcuni facili accoppiamenti, obbliga a dover togliere dalla riproduzione alcuni cani. Significa confrontarsi con problemi e situazioni.

In alcuni casi anche i veterinari non aiutano. Dove ci sono soldi c’è sempre qualcuno pronto ad approfittare. In tutte le categorie. E anche la displasia per qualcuno può rappresentare solo un business.

Per chi acquista un cucciolo di Lagotto è spesso “il non sapere” che spinge ad acquistare cuccioli privi di controlli. Guardare solo al prezzo può portare a scelte sbagliate. Ancor peggio pagare dei cuccioli come selezionati perchè il Lagotto Romagnolo passa per essere una razza non afflitta da displasia.

La nostra scelta è di avere cucciolate esclusivamente da Lagotto Romagnolo il cui grado di displasia è accertato mediante radiografia su anche e gomiti.

Solo con tali informazioni possiamo determinare i giusti accoppiamenti, pensare a cuccioli sani e perseguire il miglioramento della razza.

La Displasia del Lagotto Romagnolo nelle istituzioni

ENCI non pone limiti ai gradi di displasia entro cui devono stare i riproduttori. Il Limite è sul riconoscimento dei riproduttori selezionati.

Sono riconosciuti come Riproduttori Selezionati solo Lagotto Romagnolo con grado di displasia dell’anca A, B, C.

I Club di Razza, tutti, ciascuno per la relativa razza, si sono autolimitati.

Il Club Italiano Lagotto Romagnolo ammette all’elenco dei Maschi Riproduttori solo Cani con grado di displasia dell’anca A, B, C.

Per la displasia dei gomiti il Club non pone limiti.

Molti allevamenti di Lagotto Romagnolo attenti alla salute dei propri cuccioli verificano il grado di displasia del gomito delle proprie fattrici e stalloni.

Già da queste poche righe si capisce come:

E’ ETICO procedere nella riproduzione e nell’allevamento del Lagotto Romagnolo con cani radiografati il cui grado di  displasia è accertato UFFICIALMENTE.

Sono le centrali di lettura che stabiliscono il grado di displasia e lo riportano sui pedigree. Rilasciano certificati ufficiali come quelli riportati in tutte le schede dei nostri Lagotti Romagnoli. Tutti!

Non esistono cuccioli esenti da Displasia

Nessuno può dare garanzie di esenzione da displasia per i cuccioli.

Essendo la Diplasia poligenica non esistono test genetici a riguardo. Per poter affermare che il patrimonio genetico dei genitori è libero da displasia non devono risultare displasici loro, tutti i fratelli, i nonni e gli zii.

Il patrimonio genetico del Lagotto Romagnolo non è così ampio.

Il pedigree e il radiografare i cani serve anche a questo, a qualificare la parentela per andare nella giusta direzione.

Da Cani con grado di displasia C possono nascere cuccioli con grado di Displasia A e viceversa.

Dipende appunto anche dalla parentela. Non ha alcun senso ignorare questa patologia per chi alleva e neanche per chi acquista un cucciolo di Lagotto Romagnolo.

Accogliere un cucciolo di Lagotto Romagnolo figlio di genitori e casomai nonni testati, sposta le probabilità di avere un cucciolo sano pesantemente dalla nostra parte.

Classificazione della displasia

La F.C.I. Fédération Cynologique Internationale classifica la displasia dell’anca in 5 gradi, la cui definizione medica è descritta in italiano sul sito FSA Fondazione salute Animale:

  • Grado A – Nessun Segno di Displasia
  •  Grado B – Articolazione dell’anca quasi normale
  • Grado C – Leggera displasia dell’anca
  • Grado D – Media Displasia dell’anca
  • Grado E – grave displasia dell’anca

La F.C.I. Fédération Cynologique Internationale classifica la displasia del gomito in 5 gradi.

  • Grado 0 – non si riscontrano alterazioni
  •  Grado BL – (borderline, di transizione): alterazioni articolari minime
  • Grado 1 – presenza di osteofiti di ampiezza < 2 mm, e/o di sclerosi subtrocleare dell’ulna e/o di incongruenza articolare < 2 mm
  • Grado 2 – presenza di osteofiti di ampiezza da 2 a 5 mm
  • Grado 3 – presenza di osteofiti di ampiezza > 5 mm

 

I test genetici Lagotto Romagnolo

I test genetici Lagotto consentono di verificare l’ereditarietà di alcune patologie. Le patologie per le quali è stato individuato il gene responsabile. I cuccioli figli di genitori testati non saranno affetti da tali patologie.

.Con il processo di selezione o recupero della razza si sono fissate le patologie. Con l’esame del DNA dei genitori è possibile capire l’impatto sulla cucciolata delle patologie più comuni.

L’esame del DNA si effetua con un prelievo di sangue.

Il risultato dell’esame del DNA può dare tre possibili esiti in relazione ad ogni singola patologia.

  • ESENTE entrambi gli Alleli del gene responsabile della malattia sono sani. Gene omozigote sano.
  • PORTATORE i due Alleli del gene responsabile della malattia sono diversi. Gene eterozigote portatore.
  • AFFETTO entrambi gli Alleli del gene responsabile della malattia sono recessivi. Gene omozigote recessivo.

Un cane portatore di una determinata patologia è un cane sano relativamente a quella stessa patologia.

Cioè non avrà sintomi e manifestazioni. Quando accoppiato con un altro Lagotto Romagnolo portatore il problema è tangibile sulla sua prole .

Per chi accoppia Lagotto Romagnolo non testati l’incognita è proprio questa. I due Lagotto Romagnoli candidati all’accoppiamento non manifestano la patologia che sarà presente nella loro cucciolata.

Possiamo sapere se un cane è portatore o esente solo tramite i test genetici.

Perché facciamo i test genetici?

La genetica ci mette a disposizione uno strumento per procedere con sicurezza nella direzione della salute dei cuccioli.

Abbiamo importanti certezze sulla salute del cucciolo.

Per la sua nota dote naturale di cercatore di tartufo, il Lagotto Romagnolo  è una razza sottoposta a cucciolate fatte con poco o addirittura senza criterio.

Sono principalmente privati o tartufai che animati da interesse o presunto amore del proprio Lagotto Romagnolo si lanciano in questa avventura.

Far procreare i propri Lagotto Romagnolo è un bellissimo viaggio da fare senza spiriti avventurieri.

L’informazioni che danno i test genetici non è una cosa in più ma una garanzia di Salute per i  cuccioli.

Le patologie di Razza e i test genetici del Lagotto Romagnolo non sono uno spauracchio. Basta andare sui siti di Allevamenti per vedere che sono molti i cani sani portatori di una o altra patologia.

Immagino che la stessa incidenza vi sia anche nei privati che fanno cucciolate senza questa informazione.

La vera questione in cui i test genetici sono determinanti è come scegliere l’accoppiamento. Possiamo avere la certezza sulla salute dei cuccioli relativamente a quella patologia.

I test genetici e le Patologie ereditarie del Lagotto Romagnolo.

  • JE Epilessia Giovanile: Si manifesta nell’arco della vita del cane con episodi che vanno dall’agitazione alla paralisi.
  • LSD Lagotto Storage Disease: La malattia inizia tra i 4 mesi e i 4 anni. Il movimento risulta completamente scoordinato. La malattia colpisce anche il carattere. Il Lagotto sviluppa aggressività progressiva e da statistiche risultano portatori l’11% dei Lagotto.
  • Furnishing: La patologia si presenta con una mutazione del mantello. Non ha ripercussioni caratteriali o di salute. Un Lagotto Romagnolo affetto da Furnishing esce dallo Standard del Lagotto Romagnolo e non può partecipare ad esposizione.

Il costo dei test genetici e il lavoro di selezione ricadono sul prezzo del cucciolo. Spesso chi decide di prendere un cucciolo di Lagotto Romagnolo non conosce questi aspetti. In particolare se si tratte del primo cane da compagnia.

Una volta fornite le informazioni presenti in questo articolo, tutti apprezzano il poter avere un cucciolo di Lagotto Romagnolo figlio di genitori testati.

Il Veterinario di Fiducia

La scelta del Veterinario che seguirà il cucciolo è una scelta importante. Il fatto che sia vicino casa è un valido criterio di scelta. Gestire celermente eventuali emergenze talvolta può salvare la vita al proprio cane. Certo non è l’unico criterio. Un ambulatorio che offre servizio H24 da sicuramente ulteriori vantaggi, ma non dovrà essere una fabbrica. La competenza e l’esperienza sono invece elemento imprescindibile.

Il Veterinario di fiducia insieme all’allevatore possono risolvere inutili patemi d’animo o viceversa aiutare a non sottovalutare problemi seri.

Per noi è importante che il Veterinario di Fiducia sappia riconoscere la serietà e la completezza di informazioni che forniamo insieme al cucciolo e sappia trasmettere tranquillità a chi non ha mai avuto un cane.

Purtroppo però riscontriamo che non è sempre così. Capiamo certo che il numero delle cucciolate scriteriate soprattutto in razze di cani molto richiesti sia elevato e pertanto inducano alcuni veterinari a partire prevenuti.

Noi ci siamo! Noi ei nostri Veterinari referenti a dare informazioni che si rendessero necessarie.

In altri articoli abbiamo esposto come sia importante la scelta dell’allevamento. Altrettanto importante è la scelta del Veterinario di Fiducia.

Un Medico esperto e competente, abituato a lavorare con Cuccioli di Razza e che casomai conosca il Lagotto Romagnolo.

I nostri Veterinari referenti dell’allevamento

Per un allevamento la figura del veterinario è di primaria importanza. Solo il veterinario può fornirti indicazioni su come affrontare le varie situazioni che abbiamo in allevamento. La nostra fortuna è che una veterinaria l’abbiamo in famiglia. Quando fa visita a noi è automaticamente in allevamento.

Le possibilità di confronto e il numero di informazioni che possiamo avere sono così molto elevate.

Non per questo è stata una scelta obbligata. Per un veterinario seguire un allevamento seppur piccolo è assai faticoso. Noi abbiamo insistito perché Camilla e Laura fossero i nostri riferimenti.

Oltre Camilla e Laura ci avvaliamo di altri veterinari, ortopedici di fiducia e cliniche per urgenze notturne.

Medici esperti nel lavorare con allevamenti che spesso ci danno preziose informazioni. Ci guidano e supportano in tutte le questioni relative a problemi articolari, displasie e sulle certificazioni ufficiali dei nostri cani. Talvolta si occupano dei nostri cuccioli anche quando non sono più qui con noi.

La Dott.sa Cammelli e la Dott.sa Corti seguono i nostri cani sempre e in particolar modo le femmine in gravidanza e i cuccioli nei primi due mesi di vita.

Sono pertanto disponibili anche per il Veterinario di fiducia della famiglia  con informazioni utili relative al nostro piccolo Lagotto Romagnolo.

Ecco i loro riferimenti:

Ambulatorio veterinario Borgo San Lorenzo (FI) Medico Veterinario C. Cammelli e Medico Veterinario L. Corti

Ospedale Veterinario I Portoni Rossi via Roma, 57/a – 40069 Zola Predosa (BO) T: 051 755233